E' dal 2002 che Enel porta avanti una politica di sostenibilità per la propria azienda e pochi giorni fa il gruppo italiano del settore energia è stato inserito nel Dow Jones Sustainability Index.
I DJSI nati nel 1999, sono una famiglia di indici che valutano la performance di sostenibilità delle maggiori 2.500 società quotate al Dow Jones Global Total Stock Market Index, e sono i più importanti punti di riferimento sia per la capire quali aziende seguono dei principi di sostenibilità globale, che indici di rilevanza mondiale per gli investimenti nella sostenibilità per investitori ed aziende.
Enel - che ricordiamo è la seconda azienda in Europa tra quelle fornitrici di energia elettrica - si prefigge l'obiettivo di portare elettricità a 2 milioni di persone a cui finora mancava, una fornitura energetica a costi ridotti ed accessibile a tutti.
Con il progetto Enabling Electricity, Enel ha già portato elettricità in luoghi dove non c'era ad oltre un milione di utenze, ma ora si è prefissa di raddoppiare questa già ragguardevole cifra entro il 2014.
Enel ha in cantiere altri progetti interessanti, come le autostrade elettriche (le smart grid) progetti che cercheranno di sfruttare al massimo l'energia rinnovabile e l'efficienza energetica che come sappiamo è fondamentale per il risparmio energetico.
E' questo che è venuto fuori durante un convegno all'Università Bocconi, il Salone della corporate social responsability e dell'innovazione sociale, dove l'Amministratore Delegato di Enel, Fulvio Conti ha inoltre aggiunto: "La quota di partecipazione dei fondi socialmente responsabili nel flottante istituzionale di Enel è cresciuta fino a raggiungere oggi il 14,6%"