Ebbene sì, in un periodo di tale crisi, si cerca in ogni modo di spendere meno e trovare un modo alternativo del tutto naturale e innocuo per generare corrente. Questo è il caso avvenuto in un acquario giapponese, che è riuscito a "incanalare" l'attività del tutto spontanea di un'anguilla elettrica per accendere delle luci di un albero natalizio alto oltre più di due metri. L'idea, infatti, è stata molto apprezzata dal pubblico e ciò ha permesso oltretutto all'acquario di economizzare.
Il meccanismo, per l'appunto, sfrutta la capacità innata dell'anguilla di generare forti campi elettrici. Infatti, l'elettroforo possedendo tre organi elettrici addominali, genera una sostanziale differenza di potenziale dell'ordine circa 500 Volt. Il meccanismo è possibile grazie agli elettrociti, delle cellule che riescono a far passare al loro interno un flusso di corrente elettrica pari ad un ampere. La capacità di generare tali scosse, lo rende uno dei pesci più pericolosi dato che riesce a fulminare un uomo adulto, ricordiamo, infatti, che il limite massimo dell'uomo per resistere al flusso di corrente sono 0,5 ampere.
Oltre a questa scioccante scarica che l'elettroforo utilizza per cacciare e difendersi, la nostra anguilla posta nell'acquario, costituito da piastre in alluminio collocate sulle pareti vitree, si muove in modo del tutto casuale, e quindi la corrente che genera non è mai costante, ma varia secondo i suoi movimenti, e questo fa in modo che le luci messe sull'albero di Natale si accendano e si spengano seguendo le variazioni di corrente generate dal movimento dell'elettroforo, regalandoci un fascino del tutto nuovo riguardo al Natale.