Il sindaco di Castelnuovo del Garda, Maurizio Bernardi, è intervenuto lo scorso 14 aprile allo Smart Grid Forum, evento organizzato a Roma da Gruppo Italia Energia. Le tematiche del forum hanno riguardato diversi argomenti, dalla domotica alle energie rinnovabili, dall'open data alle smart cities.
L'intervento di Maurizio Bernardi, in particolare, ha toccato diverse interessanti tematiche, dai progetti per l'efficienza energetica sul territorio alle politiche famigliari: abbiamo voluto approfondire alcuni di questi argomenti direttamente con il sindaco.
D. Sindaco, il suo intervento allo Smart Grid Forum si è aperto con un dato: la natalità, nel vostro Comune, sta crescendo rapidamente, in piena controtendenza rispetto alla media nazionale. Questo fenomeno ha comportato la necessità di ripensare l'edilizia scolastica. In particolare, avere costruito una scuola materna completamente autosufficiente dal punto di vista energetico: può parlarci di questo progetto?
R. Certamente. Per quanto riguarda la natalità e lo sviluppo demografico, questi fenomeni derivano innanzitutto da alcune scelte urbanistiche che sono state fatte dall'amministrazione precedente e dal fatto che il nostro Comune si trova in un ambiente particolare, tra comuni completamente turistici e rivieraschi: il nostro, invece, non trovandosi sulla riviera, negli anni passati è stato caratterizzato da minore interesse per il territorio.
Grazie ad oculate scelte urbanistiche, il Comune è diventato più interessante e molte giovani famiglie hanno deciso di trasferirsi nel nostro territorio. Siamo quindi passati dai 9.300 abitanti del 2004 ad oltre 13mila. Queste giovani famiglie hanno quindi "prodotto" nuovi giovani cittadini.
L'amministrazione è quindi chiamata ad un compito ben preciso: ci trovavamo una serie di scuole inadeguate, sia perché risalenti agli anni '60, sia perché incapaci di accogliere una popolazione scolastica praticamente raddoppiata.
Il primo intervento importante è avvenuto nel 2007, con la costruzione di un asilo nido per il capoluogo, già di ottima qualità. L'ultimo intervento è proprio la scuola materna della quale ho parlato allo Smart Grid Forum: è stata inaugurata a settembre nella frazione di Sandrà, che era sprovvista della scuola materna. È una scuola a bilancio energetico nullo: il bilancio tra l'energia consumata e quella immessa in rete è sostanzialmente pari a zero.
Questo risultato parte dalla scelta dei materiali, che garantiscono l'isolamento termico dell'edificio. Il sistema di riscaldamento è multiplo, ossia prevede della caldaie tradizionali, ma sfrutta ogni volta che sia possibile altre fonti di energia. La scuola è poi dotata di un impianto a collettori solari per il riscaldamento dell'acqua, di un impianto fotovoltaico e di un sistema di pompe di calore. Infine, un sistema di controllo interno consente di gestire la temperatura, l'illuminazione e in generale tutti i consumi in maniera ottimale.
D. Un altro progetto in atto nel Comune è un impianto di teleriscaldamento: come è nata questa idea e qual è lo stato dei lavori?
R. Questa idea risale al 2005: sul nostro territorio c'è una multinazionale, Air Liquide, che si occupa della produzione di gas, come ossigeno, azoto, elio e così via, utilizzati negli impianti industriali, nei laboratori chimici ecc. In particolare, subito dopo l'A4 c'è un ossigenodotto che va ad alimentare gran parte delle acciaierie che si trovano tra Padova e Genova. L'azienda voleva potenziare questo impianto: quando Air Liquide ha chiesto di ampliare la propria produzione, sapevamo che nel processo produttivo si sprecava molto calore; per questo abbiamo chiesto all'azienda di metterci a disposizione parte dell'energia che comunque sarebbe andata perduta. Loro hanno revisionato il progetto, e con l'inserimento di uno scambiatore di calore, fornito dal Comune, ci forniranno acqua calda per una potenza termica di 1200 kW continuativi.
Abbiamo dovuto superare diversi ostacoli, ma alla fine abbiamo avuto accesso anche ad bando regionale, con i fondi dell'Unione Europea, proprio per la produzione di impianti di teleriscaldamento. Tengo a sottolineare che il nostro impianto è particolarmente vicino all'ambiente, in quanto non utilizza fonti di calore prodotte da idrocarburi, ma recupera quello che altrimenti andrebbe perso.
I lavori sono iniziati circa un mese e mezzo fa e dovranno essere conclusi entro settembre: in questo modo riusciremo anche a rispettare i tempi previsti dal bando regionale. L'impianto parte dall'autostrada e andrà ad alimentare il nuovo polo scolastico, gli impianti sportivi e in futuro anche gli edifici privati nelle frazioni di Cavalcaselle e della zona sud del Comune.
L'impianto è anche progettato perché successivamente possa utilizzare calore proveniente anche da altri settori dello stabilimento e da altri fonti di calore, come la centrale di biomassa già esistente nel Comune.
D. Lei prima ha accennato ad un bando regionale. Il suo è già un comune virtuoso, quali interventi statali crede che siano necessari per farvi diventare ancora più virtuosi?
R. Tutte le azioni che mirano al risparmio energetico, alle fonti rinnovabili, alle energie alternative e allo smart system in generale, dovrebbero essere sganciate dal Patto di Stabilità. Il fatto di dover essere bloccati anche quando si hanno le risorse economiche necessarie per realizzare determinati progetti è non ci permette di far ripartire le nostre economie. Le faccio banalmente l'esempio del nostro Comune: noi abbiamo 2 milioni e 200 mila euro, che per un Comune come il nostro è un piccolo tesoretto, pronti già da domani mattina, ma non possiamo partire perché avremmo la certezza di non rispettare il Patto di Stabilità.
Lo stesso dovrebbe essere fatto per la messa in sicurezza delle scuole o per la rivisitazione dei sistemi energetici delle scuole stesse. Almeno per alcuni settori il Patto di Stabilità dovrebbe essere svincolato, fermo restando che ci sia il pareggio di bilancio e tutti gli altri parametri che devono essere necessariamente rispettati.
D. Quanto avete investito per l'impianto di teleriscaldamento e gli altri progetti per l'efficienza energetica?
R. È una domanda alla quale è difficile rispondere, perché gli investimenti sono dilazionati e divisi in una molteplicità di progetti. Ad esempio, abbiamo sul territorio più di 60 centrali termiche, e i due terzi sono state sostituite con impianti a condensazione. Tutti i luoghi di nuova realizzazione sono dotati di impianti solari termici. È difficile fornirle una cifra precisa, perché ogni volta che si fa una manutenzione straordinaria si valuta immediatamente la possibilità di modificare il sistema in modo che sia consono alle politiche ambientali ed energetiche.
D. Avete ottenuto dei riconoscimenti, nazionali o internazionali, per i risultati che avete raggiunto?
R. Siamo stati tra i primi comuni ad aderire al Patto dei Sindaci e il nostro PAES (Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile) è stato valutato in modo positivo: grazie a quel PAES abbiamo vinto il premio A+COM come primo Comune della nostra categoria (tra i 5mila e i 20mila abitanti).
La maggior parte dei riconoscimenti li abbiamo poi ottenuti per le nostre politiche famigliari. Un esempio è un progetto molto complesso, realizzato con l'Università di Verona per il riconoscimento di agevolazioni economiche per le famiglie che portano i bambini alla scuola dell'infanzia e all'asilo nido usando il trasporto scolastico. Per capire chi davvero ha bisogno, abbiamo superato l'Isee e introdotto quello che abbiamo chiamato Fattore Famiglia. Questo Fattore Famiglia rivede l'Isee in modo da renderla più equa e più precisa. Equa nel senso che si tiene correttamente conto del carico famigliare, tenendo conto di diversi parametri. L'Università di Verona ha prodotto il software e noi lo applichiamo sistematicamente. Per l'amministratore è uno strumento ideale perché sa esattamente come gestire le proprie risorse economiche, non sprecandole, e le famiglie ricevono un beneficio ideale. Anche altri dieci comuni della provincia veronese stanno per aderire, ma anche comuni grandi come Lecce, Forlì, Verona.
Per il nostro sistema amministrativo sulle politiche familiari nel 2008 abbiamo ricevuto il primo premio nazionale come Comune Amico della Famiglia. Siamo stati inoltre il primo comune del Veneto ad avere il marchio Famiglia.
D. Un argomento affrontato allo Smart Grid Forum è l'App del Sindaco: può spiegarci di cosa di tratta?
R. Si tratta di un progetto nato spontaneamente dai nostri collaboratori del centro informatico. Si tratta di un'app che permette all'amministrazione di comunicare e informare i cittadini.
In realtà abbiamo già compiuto un passo avanti rispetto all'App del Sindaco: la settimana scorsa siamo stati allo IED a Milano, ad un master proprio su Castelnuovo del Garda. Un gruppo di circa 20 ragazzi ha fatto dei lavori su un'idea che avevamo lanciato proprio allo IED, su un nuovo modo di amministrare: sostanzialmente la nostra amministrazione funziona come un'azienda che lavora a progetto. Si forma una squadra composta da un consigliere responsabile, assessori, tecnici, rappresentanti di enti e istituzioni esterne (come Università o istituti scolastici), ma anche da rappresentanti della società civile. Tutti partecipano alla realizzazione del progetto, strutturato come un vero e proprio progetto aziendale: ci sono quindi anche momenti di verifica e di controllo. In questo modo il progetto si porta avanti con tutti i soggetti che possono dare un contributo positivo.
Lanciata questa idea, abbiamo chiesto allo IED di renderla strutturale, per far in modo che sia semplice per tutti i soggetti coinvolti in un progetto dialogare tra loro e con il comune. La macchina burocratica del comune, infatti, così come il bilancio, sono particolarmente complessi e questo si sposa male con la comunicazione e la partecipazione. I ragazzi dello IED, allora, si sono impegnati in progetti che potessero favorire l'informazione: ci hanno dato tantissimi spunti che cercheremo di mettere in piedi a breve.
Queste idee superano l'App del Sindaco perché il livello di partecipazione è molto più attivo e finalizzato al coinvolgimento nei progetti dell'amministrazione.