Anche l'Italia è coinvolta nel processo di efficientamento energetico del pianeta. Anche se non ne siamo sempre a conoscenza, ma oltre all'offerta di Eni, di Enel e a quella degli altri operatori che propongono soluzioni di risparmio e consumo sostenibile, le realtà che contribuiscono a rendere più green il nostro Paese sono davvero tante.
Se risparmiare sui costi dell'energia è la priorità di tutti i consumatori italiani, quella di produrre energia a basso costo utilizzando sistemi di energia rinnovabili o comunque limitando le emissioni di Co2 nell'aria, è soltanto una delle priorità di molte città italiane che si stanno operando affinché il nostro Paese possa diventare "pulito".
Officinae Verdi, l'Energy Efficiency Company che è nata dalla joint venture tra il WWF Italia e Banca UniCredit, ha condotto una ricerca sull'efficienza energetica delle città italiane e ha potuto mappare la modalità di utilizzo dell'energia, fino a scoprire quali siano le città più green d'Italia.
Ad una prima analisi pare che il Piemonte si posizioni tra le regioni più stimolanti sotto questo punto di vista con il 13% di 2 miliardi di euro di finanziamenti monitorati, a seguire pare che ci sia l'Umbria con 53 milioni su 576, le Marche con 54 milioni su 600. Queste sono le regioni che hanno dedicato all'efficienza energetica e alle rinnovabili la quota più alata dei finanziamenti europei.
I dati del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello Sviluppo Economico, dicono che in generale, in tutta Italia, la cifra che poi verrà destinata a questo tipo di impianti è pari a 2,1 miliardi di euro che si spalmano su 5.802 progetti su tutto il territorio.
Secondo il rapporto comunque, "Ad oggi, ancora in 10 Regioni ci sono finanziamenti in corso per la promozione di efficienza energetica e utilizzo dell'energia sostenibile, con il 2015 come termine ultimo per spendere le risorse residue dei fondi strutturali: Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Veneto".
Al Lazio, però, va il record con 50 milioni di euro da destinare solo ai sistemi energetici delle piccole e medie imprese che così, entreranno a far parte nella grande macchina di produzione energetica sostenibile. A seguire ci sono l'Abruzzo con 44 milioni, il Veneto con 39 milioni e le regioni della convergenza, Sicilia, Puglia, Sardegna e Calabria che investiranno complessivamente 100 milioni di euro.
Quella di Officinae Verdi è un'iniziativa molto utile che ha aperto gli occhi sullo stato attuale delle cose: come ha detto lo stesso Amministratore Delegato durante la presentazione del progetto, "Quella dell'Italia a "energia pulita" è una mappa articolata e complessa, che è necessario monitorare perché ad oggi ammonta ancora a 4,4 Mtep/anno di energia primaria risparmiata il gap che separa l'Italia dall'obiettivo europeo del 20% di efficienza energetica al 2020 e l'impegno delle amministrazioni regionali è fondamentale nel dare seguito ai provvedimenti nazionali e cogliere l'opportunità di innovazione e sviluppo offerta dai fondi strutturali europei"
E ha aggiunto: "Gli investimenti in energie rinnovabili ed efficienza energetica possono far ripartire la nostra economia grazie ad un modello di sviluppo diffuso a basso impatto ambientale ma ad alto tasso di occupazione e innovazione tecnologica, con importanti possibilità di ricerca applicata: i soli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici hanno mobilitato, al 2013, 19 miliardi di euro di investimenti e attivato tra diretto e indotto 280mila posti di lavoro (dati Servizio studi della Camera dei Deputati)".