Le offerte di Illumia, Acea o Heracomm possono essere anche convenienti ma il vantaggio economico in bolletta non ci metterà al riparo dai disservizi che possono sempre accadere: fatture con consumi sbagliati, conguagli onerosi, errori o duplicazioni nella fatturazione, oltre all'attivazione di contratti e servizi mai richiesti sono solo alcuni dei possibili problemi in cui può incorrere l'utente medio di un gestore di servizi energetici.
Lo stesso identico discorso si potrebbe fare anche sulle tariffe di Edison, Enel, Eni, ovvero le compagnie più grandi, e non solo per gli operatori del libero mercato che risultano entrati in competizione da meno tempo. I disservizi in bolletta infatti sono sempre in agguato ma per difendersi e ottenere il rimborso che ci spetta la trafila da compiere risulta piuttosto semplice.
Il consumatore infatti dovrà semplicemente spedire al gestore dei servizi energetici con cui ha un contenzioso un semplice reclamo scritto in cui deve specificare con cura il problema riscontrato in bolletta. Se questa prima comunicazione non dovesse ricevere risposta oppure qualora la risposta ricevuto non fosse soddisfacente, il consumatore potrà attivare una procedura di conciliazione paritetica. Questa è la procedura canonica che consiglia di seguire l'Unione Nazionale Consumatori per voce di Marco Vignola, nell'ambito del progetto Formazione e solidarietà.
Questo progetto, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha a cuore proprio la consapevolezza dei consumatori sui loro diritti e oltre che puntare il dito verso quelli che, a detta di Vignola, erano le tipologie di reclami che, in materia di energia, arrivano di più agli sportelli delle varie associazioni dei consumatori: in particolare parliamo di bollette con errori o addirittura doppia fatturazione.
Dopo aver inviato il reclamo scritto, tuttavia, il consumatore può anche decidere di non sfruttare l'opportunità della conciliazione paritetica e presentare un nuovo reclamo all'Autorità per l'Energia (Aeeg) attraverso lo Sportello del Consumatore. L'Autorità, qualora il problema fosse da imputare a un disservizio dell'operatore provvederà a far risolvere la questione e anche a far ottenere un giusto rimborso al consumatore danneggiato.
Sarebbero essenzialmente due le motivazioni per cui il settore dell'energia risulta spesso in cima alle classifiche dei disservizi di cui sono vittime i consumatori: la prima deriva dalla comunicazione carente dei dati dal distributore al venditore, mentre la seconda motivazione riguarda la mancanza di trasparenza delle offerte del mercato libero, spesso troppo complesse e difficilmente comprensibili da chi non possiede competenze tecniche su questi temi.