La presenza dell'elettricità nell'ambiente domestico, ma anche in quello lavorativo, rappresenta indubbiamente una comodità che si manifesta in più di un'occasione e alla quale difficilmente sapremmo rinuciare.
Vivere senza illuminazione e privati delle funzioni di diversi elettrodomestici e macchinari sarebbe di per sé impensabile, ma questo comporta delle spese, a volte anche notevoli, che cerchiamo di arginare riducendo al minimo gli sprechi e muovendoci alla ricerca dell'offerta che ci consenta di risparmiare di più sull'elettricità.
Per quanto i prodotti Edison, Enel, Sorgenia e di altri fornitori mettano a nostra disposizione soluzioni rispondenti alle nostre esigenze, questo può rispondere alle esigenze del singolo, ma non può fare la differenza sulla difficoltà di spesa riscontrata a livello nazionale.
A questo proposito un passo decisivo è stato compiuto dal Ministero dello sviluppo economico che ha presentato il decreto Taglia Bollette, un pacchetto di misure volto a rendere più competitiva la spesa per l'energia elettrica.
L'obiettivo primario è quello di una riduzione media della spesa per l'energia elettrica di un miliardo e mezzo di euro a regime, sconto rivolto principalmente alle piccole e medie imprese.
Il principio fondante l'elaborazione di tali misure è stato quello dell'equità: tutti gli elementi cardine del sistema elettrico italiano sono stati rivisti al fine di eliminare privilegi creatisi nel tempo e che pesavano sulla collettività, ridistribuendo i costi sulla base dei consumi effettivi e rendendo più severi i controlli sugli incentivi erogati agli operatori.
Per quanto concerne il fotovoiltaico, il Ministero dello Sviluppo con il decreto cerca di attenuare gli oltre 6 miliardi l'anno erogati ai grandi operatori fotovoltaici, introducendo una spalmatura delle tariffe su un periodo più ampio: i proprietari di impianti in Conto Energia potranno decidere se optare, partendo dall'anno prossimo, per un'erogazione in 24 anni anziché 20 degli incentivi, oppure per un'equivalente autoriduzione degi incentivi erogati su 20 anni.
Gli interventi considereranno solamente gli impianti con una potenza superiore ai 200 kW, cioè 8.600 soggetti (su 200.000 operatori) che percepiscono il 60% degli incentivi, mentre ai piccoli produttori fotovoltaici sono rivolte agevolazioni e misure di liberalizzazione come l'introduzione di un modello unico per le comunicazioni, la riduzione della documentazione da presentare e la liberalizzazione degli impianti sui tetti di edifici non vincolati.
Ulteriori misure contenute nel decreto sono: l'attuazione della spalmatura per rinnovabili non fotovoltaici, l'adeguamento alle regole di mercato, l'intervento contro abusi di potere, l'intensificazione di controlli sui beneficiari degli incentivi, la riduzione dei colli di bottiglia sulla rete, regole più stringenti nella renumerazione delle reti elettriche nel nuovo periodo regolatorio, la realizzaizone di infrastrutture strategiche, regole più stringenti nella remunerazione delle reti del gas e altro ancora.