A seguito dell'incontro per la conversione in legge del Decreto 63/2013, le commissioni Industria e Finanze dello Stato ha deciso di estendere il bonus sulle ristrutturazioni edilizie e sul miglioramento dell'efficienza energetica, oltre che al mobilio, anche agli elettrodomestici da incasso che verranno sostituiti in questo frangente.
Con questo nuovo emendamento si potranno quindi scaricare dall'ammontare Irpef le spese per l'acquisto di mobili e di elettrodomestici da incasso, pur mantenendo la soglia massima di spesa pari a 10mila euro, che verrà ricompresa nel massimale di 96mila euro previsto per le ristrutturazioni. Si tratta dell'art. 16 che determina l'assegnazione del bonus anche per l'acquisto di "grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica".
Il bonus, però, spetta soltanto per gli elettrodomestici 'da incasso' e non per tutte le tipologie, come precisa una nota separata arrivata dal ministero dello Sviluppo economico. Secondo Mauro Marino, presidente della commissione Finanze, il bonus non sarebbe dovuto entrare nel massimale di spesa dei 96mila euro e, come si legge su ilsole24ore, ci sono buone possibilità che gli elettrodomestici vengano esclusi dal computo del massimale di 96mila euro.
Il settore delle imprese produttrici di elettrodomestici ha comunicato, attraverso Franco Secchi, presidente di Ceced Italia, associazione che riunisce i grandi produttori: "Siamo comunque soddisfatti perché, dato l'andamento terribile del mercato interno, è il primo segnale di attenzione che riceviamo da un governo, anche se riguarda solo gli elettrodomestici da incasso e solo chi ristruttura un immobile".
Nell'ultimo trimestre, il volume della produzione dei frigoriferi è calata del -1,89%, mentre per i forni da incasso del -9,8%. Le previsioni per il futuro parlano di una sempre crescente richiesta da parte dei mercati esteri, che porterà una crescita della produttività del 2,8%.