Anche se non si sa ancora la data ufficiale del varo dei decreti sulle energie rinnovabili, ieri, in occasione di un'audizione avvenuta alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, il ministro dell'Ambiente Corrado Passera ha annunciato le modifiche riguardanti il Quinto Conto Energia fotovoltaico e il decreto sulle altre rinnovabili elettriche.
Dopo lo scontro con il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, dunque, sono arrivate le prime anticipazioni sui nuovi testi dei decreti che regoleranno gli incentivi alle fonti rinnovabili che producono energia elettrica. In risposta alle notizie che circolavano in questi ultimi giorni, in cui si affermava che il Governo non avrebbe accolto gran parte delle richieste di Regioni e Associazioni, il ministro ha affermato: "Abbiamo valutato ed accettato molte delle modifiche richieste dalla Conferenza unificata, dal Parlamento, dall'Autorità per l'energia e dalle associazioni di categoria, richieste che contribuiscono a migliorare l'applicazione dei decreti", assicurando inoltre che "i decreti ministeriali stanno per essere finalizzati".
Tra le modifiche, in relazione alla questione dei registri di iscrizione per il Conto Energia, , il ministro Passera ha affermato che "ci sarà una maggiore flessibilità nella definizione delle soglie oltre le quali scatta il meccanismo dell'iscrizione al registro con esenzioni nei limiti di volumi dedicati, per 5 categorie di impianti: quelli innovativi, a concentrazione, in sostituzione di amianto, di amministrazioni pubbliche e nelle zone terremotate dell'Emilia Romagna".
Sempre riguardo al sistema dei registri, Passera ha anche annunciato una maggiore "semplificazione delle procedure che attengono al meccanismo dei registri, per ridurre al massimo gli oneri e gli adempimenti da parte degli investitori". Per l'iscrizione al registro basterà la "presentazione di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale l'interessato dichiara di avere l'autorizzazione e i requisiti". Inoltre le modifiche prevedono che potranno accedere agli incentivi anche fabbricati rurali, cave, miniere, "capannoni non condizionati termicamente", aree e distretti industriali in crisi. Sono state accettate anche le proposte per il bonus per il made in Ue e per la sostituzione dell'amianto.
Passera ha precisato che ci sarà "una gestione più graduale della data di entrata in vigore dei nuovi incentivi affinché possano confermarsi le aspettative in base alle quali gli investimenti sono stati messi in atto, assicurando un intervallo di tempo sufficientemente ampio a partire dal raggiungimento della soglia dei 6 miliardi".
Infine il ministro ha anche affermato che entro l'estate il Governo si impegnerà a elaborare una proposta concreta per il Piano Energetico nazionale che ha l'obiettivo di " fare da punto di riferimento per i Piani energetici regionali, perché quello nazionale non può essere la somma dei Piani regionali".