I costi di per la fornitura di luce e gas rappresentino alcune delle scadenze più temute dagli italiani. Oltre agli errori di fatturazione della bolletta, alcuni problemi possono verificarsi anche se la bolletta non arriva. In questi casi meglio correre subito ai ripari in modo da evitare sanzioni e soprattutto spiacevoli conseguenze, come ad esempio l'interruzione improvvisa delle forniture di luce e gas. Le motivazioni del mancato recapito delle bollette possono essere diverse, e riguardare sia disguidi organizzativi del gestore sia problemi di smistamento della posta.
Un modo per evitare tutto questo potrebbe essere attivare il servizio di domiciliazione bancaria o postale. Si tratta di un servizio offerto dalla maggior parte delle compagnie energetiche che consente di addebitare l'importo delle bollette di luce e gas direttamente sul proprio conto corrente. Attivare questo servizio è davvero semplice, se ad esempio avete intenzione di aderire ad un'offerta di luce o gas di Eni, potete contestualmente attivare la soluzione di fornitura prescelta e il servizio di domiciliazione bancaria o postale.
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Cosa succede se la bolletta non arriva?
Se bolletta di luce o gas non arriva il rischio maggiore a cui si può essere esposti è la sospensione della fornitura. Infatti, se i clienti non effettuano i pagamenti delle forniture energetiche nei tempi indicati dalle fatture, le compagnie energetiche possono decidere di sospendere il servizio. La procedura prevede in questi casi prima l'invio di una comunicazione di sollecito, a cui potrebbe seguire anche una lettera di intimazione e diffida da parte della società di recupero crediti che sollecita il pagamento degli arretrati.
Qual è la procedura da seguire in questi casi?
Per evitare tutto ciò occorre prima di tutto monitorare l'arrivo delle bollette e, nel caso in cui dovesse esserci qualche ritardo prolungato, bisogna contattare il servizio clienti della propria compagnia e verificare con l'operatore che l'indirizzo per il recapito della bollette sia corretto. Se l'indirizzo dovesse risultare corretto ma delle bollette non dovesse esserci ancora traccia, vi consigliamo allora di inviare una lettera di messa in mora. In questo modo potrete segnalare il problema e chiedere il ripristino della regolare emissione delle fatture come previsto dal contratto di fornitura.
Attraverso questa comunicazione non solo avrete messo in luce la vostra "buona fede" segnalando inoltre un disservizio da parte del fornitore, e vi sarete anche tutelati dal rischio di dover sostenere degli interessi di mora sugli importi a debito. Inoltre potrete anche chiedere un pagamento dilazionato per l'importo arretrato, in modo da non dover sostenere in un'unica soluzione i costi arretrati. Se poi non ricevete alcuna da almeno cinque anni ricordate che non siete tenuti a pagare nessun arretrato in quanto il disservizio è causato dallo stesso fornitore.
Anche in questi casi potrete ottenere un ulteriore supporto contattando alcune della tante associazioni a difesa dei diritti dei consumatori oppure lo Sportello del Consumatore, il servizio offerto ai cittadini dall'Autorità dell'energia per segnalare problemi e disservizi di varia natura. Qualunque sia la soluzione prescelta, vi consigliamo comunque di non lasciar trascorrere molto tempo perché solo in questo modo potrete tutelarvi.