Per avere qualche notizia certa Sul Quinto Conto Energia e sui decreti per le rinnovabili non fotovoltaiche che producono energia elettrica bisognerà aspettare ancora qualche giorno. All'indomani della Conferenza Unificata, che ha vincolato il via libera dei decreti a una serie di cambiamenti "necessari" dei testi e dopo la bocciatura della Commissione europea, che ha criticato l'eccesiva burocrazia del nuovo sistema di incentivi, sembra però che il Governo abbia deciso di ascoltare le richieste congiunte di Associazioni e Regioni.
Il condizionale è ancora d'obbligo, ma pare che alla fine l'Esecutivo abbia deciso di accogliere le modifiche che in questi mesi sono state avanzate da più fronti. Anzitutto, come in ultimo richiesto anche dalla Ue, sembra che si provvederà a una semplificazione della burocrazia e a un processo di riduzione progressivo degli incentivi. In secondo luogo sembra che il tetto massimo degli incentivi per il solare passi da 500 milioni previsti nelle bozze a 759 milioni. Infine sembra confermata l'ipotesi di un posticipo della data di entrata in vigore dei due decreti, che dovrebbe cadere tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno. Pare anche che il Governo concederà un periodo transitorio per tutelare gli investimenti in corso o già pianificati.
Il "travagliato" iter dei due decreti, che ha visto il sollevarsi di critiche e bocciature da parte non solo delle associazioni di categoria, ma anche della Conferenza-Stato-Regioni, del Senato, della Camera e, infine, della Ue, sembra che si concluderà la prossima settimana. La promessa, e la speranza, è che il Quinto Conto Energia e il decreto sulle rinnovabili elettriche non fotovoltaiche, vedano modificati i loto testi in modo da non bloccare il settore, rischio che è stato più volte sottolineato nel caso in cui i decreti entrassero definitivamente in vigore così come usciti dai due ministeri.