Si respira ancora un clima di grande incertezza e timore nel settore delle energie rinnovabili. A preoccupare maggiormente in questi giorni è la questione del V Conto Energia, cioè il nuovo meccanismo di incentivi per il fotovoltaico che già nei prossimi mesi dovrebbe sostituire il Quarto Conto Energia attualmente in vigore.
Mentre il Governo è impegnato nella stesura del testo definitivo, nonostante le rassicurazioni del ministro dell'Ambiente Corrado Clini che ha escluso la possibilità di "sorprese in arrivo", tutto il mondo delle rinnovabili si prepara a scendere in piazza il 18 aprile a Roma in piazza Montecitorio, per protestare contro i tagli previsti al settore.
Le parole del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, che ha affermato l'effettivo bisogno di "aggiustare le storture che sono state fatte in passato su incentivi dati nel campo dell'energia rinnovabile che non possono essere lasciati andare avanti" e le indiscrezioni dei giorni scorsi, non fanno certo sperare in un dietrofront del Governo rispetto ai tagli previsti dal nuovo conto.
Sembra che il testo definitivo sia molto simile a quello delle bozze non ufficiali circolate sul web nell'ultima settimana. Per cui, è prevista una netta diminuzione degli incentivi agli impianti solari fotovoltaici e solari termodinamici attraverso l'istituzione di un registro per gli impianti di potenza dai 3 kW e il sostegno agli impianti di piccola taglia, all'autoconsumo e alla riconversione di aree disagiate, con un tetto massimo di spesa di 7 miliardi di euro all'anno.
Contro la minaccia di questi tagli, che poterebbero bloccare la diffusione dell'energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici, Legambiente ha promosso la manifestazione "Salviamo il futuro delle rinnovabili", cui parteciperà tutto il settore e che ha come obiettivo la nascita di un tavolo di confronto diretto tra Governo e Associazioni, in modo da trovare una soluzione per non mettere in ginocchio il mondo delle rinnovabili nel nostro Paese.