Mantenere i benefici del Conto Energia sarà più semplice, grazie all'inversione di marcia del Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Una buona notizia per tutti quei consumatori dall'anima green che hanno scelto di installare un piccolo impianto fotovoltaico domestico. Certo si tratta di una bella spesa, sicuramente non alla portata di tutti. Se però anche tu, nel tuo piccolo, vuoi contribuire alla tutela dell'ambiente, ricordati che puoi sempre porre le offerte di energia elettrica a confronto e scegliere solo gli operatori che ti garantiscono una fornitura totalmente ricavata da fonti rinnovabili.
Negli ultimi anni sempre più fornitori hanno iniziato ad ampliare la propria offerta in senso green. Ti basterà informarti su Edison, Enel Energia, Illumia e gli altri players del settore per renderti conto che puoi rispettare l'ambiente anche senza spendere una fortuna. Se però hai qualche soldo da parte e vuoi fare un investimento, i pannelli solari sono senz'altro un'ottima soluzione.
Pannelli solari: un investimento che ti fa risparmiare
Considerando che un impianto solare domestico ti costerà circa 6.000-8.000 euro, ti serviranno circa 7-8 anni per ammortizzare l'investimento iniziale. Dopo questo periodo comincerai invece a risparmiare grazie al mancato costo dell'acquisto di energia da terzi e alla vendita tramite scambio sul posto dell'energia prodotta in eccesso dal tuo impianto.
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Conto Energia: quali vantaggi offre?
Il Conto Energia è il programma di incentivi inaugurato nel 2005 e giunto alla V edizione regolata dal Decreto Ministeriale del 5 Luglio 2012 (Quinto Conto Energia). Tra gli incentivi ricordiamo una tariffa omnicomprensiva per la quota di energia immessa in rete e una sorta di premio su quella autoconsumata direttamente sul posto. Queste tariffe verranno applicate invariate per un periodo di 20 anni a partire dalla data di entrata in esercizio dell'impianto.
Conto Energia: il GSE fa marcia indietro
Pochi giorni fa il Gestore dei Servizi Energetici ha sospeso il Documento Tecnico di Riferimento (DTR), contenente le regole per mantenere gli incentivi nel caso si rendessero necessari interventi agli impianti che già beneficiano del Conto. Poiché questi lavori potrebbero modificare la potenza dell'impianto, si erano stabilite delle linee guida per gli operatori, atte a definire i limiti entro i quali agire per non perdere i benefici.
Per farla breve, il DTR stabiliva che, per non perdere gli incentivi del Conto Energia, gli interventi non dovevano modificare i requisiti dell'impianto che gli avevano concesso l'accesso al programma di incentivi.
Motivo del dietrofront? La bocciatura dell'iniziativa da parte delle associazioni di settore, le quali hanno giustamente fatto notare come i limiti previsti dal DTR non incoraggiavano iniziative di efficientamento energetico degli impianti, anzi.
Per poter quindi dialogare in modo efficace con gli operatori del settore, Il GSE ha deciso di sospendere il DTR, ma anche il tetto massimo degli incentivi previsti dal Quinto Conto Energia, fissato in 6,7 miliardi. Per il momento, quindi, gli operatori che intervengono su impianti già incentivati dovranno rispettare solo le norme stabilite dai singoli Decreti di riferimento e dalla disciplina attuativa.