Si è svolta a Pechino la quarta edizione del Global Wind Energy Outlook (Gweo), l'evento è stato presentato da Greenpeace International e da Global Wind Energy Council nel corso della quale sono stati presentati i più che lusinghieri risultati raggiunti dall'eolico e sulle promettenti prospettive future. Entro il 2020 l'energia eolica potrebbe fornire più del 12% della fornitura mondiale di elettricità con un impatto sull'ambiente rappresentato dalla riduzione di emissioni di CO2 oltre 1,5 miliardi di tonnellate l'anno.
Oltre a ridurre le emissioni, l'energia eolica ha il vantaggio di non consumare acqua (caratteristica posseduta anche dal solare fotovoltaico) il che che rende questa opzione pittosto allettante in un pianeta sempre più in crisi per quanto concerne gli approvvigionamenti d'acqua.La competitività dell'eolico è in forte ascesa in un numero crescente di mercati, anche in concorrenza con le fonti di energia 'tradizionali', alla fine del 2011 gli impianti eolici hanno raggiunto la potenza globale di 240 GW a livello globale, quantità destinata a crescere di almeno altri 40 GW nel 2012. Secondo l'Agenzia Internazionale per l'Energia entro il 2020 la potenza totale installata con l'eolico raggiungerà i 587 GW, fornendo circa il 6% dell'energia elettrica mondiale, mentre con politiche di sostegno adeguate lo scenario presentato dal Gweo, invece, mostra come si potrebbero raggiungere i 759 GW, fornendo 7,7-8,3% della produzione mondiale di elettricità.
L'Italia rimane indifferente al trend mondiale di crescita dell'eolico, da quanto si evince dal report dell'Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano che prevede, per il bienno 2013-2015, una capacità installata che non dovrebbe comunque andare oltre gli 1,5 GW, mediamente inferiore del 50% rispetto agli ultimi anni.