Nonostante le bollette di luce e gas abbiano subito nel corso dell'ultimo periodo una vera rivoluzione, grazie alla semplificazione e alla maggiore trasparenza delle informazioni sui consumi e sui costi, il problema dei contatori di luce e gas è ancora una questione irrisolta. La maggior parte degli italiani continua infatti a pagare bollette di luce e gas basate su costi presunti e non effettivi, a cui poi si sommano i conguagli periodici che spesso si trasformano in vere e proprie batoste per i bilanci familiari.
Il problema assume conseguenze ancora più pesanti quando le tariffe di luce e gas non sono in linea con le proprie esigenze e abitudini di consumo. Come spesso ricordiamo ai nostri lettori, valutare le proposte del mercato è il modo migliore per individuare delle tariffe più convenienti e quindi per ridurre i consumi e inutili sprechi. In questi casi valutare le offerte di Edison, o di Acea o di Eni e tutti gli altri operatori del mercato, potrebbe essere il modo più semplice e immediato per risolvere il problema.
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Contatori luce e gas: la situazione in l'Italia
Il progetto di rinnovamento del mercato energetico italiano prevedeva il raggiungimento di due obiettivi principali, ovvero: la semplificazione delle informazioni relative ai consumi e la sostituzione dei contatori di luce e gas. Al momento il processo è stato compiuto solo parzialmente, riportando però pesanti ritardi nel processo di sostituzione dei vecchi contatori con i nuovi dispositivi omologati. Se i contatori per l'elettricità di fatto ci sono ma non sono omologati da nessun ente terzo, quelli del gas proprio quasi non esistono.
Per fare il punto della situazione e definire le nuove strategie di intervento, l'Autorità dell'Energia ha condotto un'indagine conoscitiva in collaborazione con il nucleo speciale Tutela mercati la Guardia di Finanza. L'indagine ha permesso di ricostruire la situazione del mercato energetico del 2013, mettendola a confronto con gli ultimi dati raccolti.
I risultati dell'indadine
L'analisi dei dati ha riportato anche per il 2013 un ritardo maggiore per la sostituzione dei contatori del gas, i nuovi contatori omologati per l'elettricità rappresentavano solo l'1% del mercato, quelli del gas rappresentavano invece solo il 2% del totale, circa 750 mila. Gli stessi ritardi sono emersi anche nei processi di autolettura, che ovviamente spingono i distributori ad effettuare stime approssimative sui consumi. Anche in questo caso la situazione sembra aggravarsi per il settore del gas.
Dai dati raccolti sembra che oltre la metà delle fatture stimate per il gas contenga anche dei conguagli. Infatti, per evitare questo rischio oltre la metà degli utenti effettua autoletture volontarie, proprio per colmare la mancanza di dispositivi automatici per la misurazione dei consumi. Un problema diffuso ancora adesso a causa della tendenza di collocare i misuratori all'interno dei fabbricati e in luoghi non accessibili in assenza dei titolari o di altre persone autorizzate.
Le proposte dell'Autorità per l'energia
Ad oggi la situazione non ha subito grossi cambiamenti e l'Autorità ha ribadito la necessità di intervenire su alcune importanti questioni, come: i nuovi obblighi di lettura, gli incentivi all'utilizzo dell'autolettura, l'incremento della periodicità per l'invio delle bollette, gli indennizzi automatici per ritardi e il divieto di fatture "miste", ovvero basate su consumi reali e stimati, e soprattutto la possibilità di abbreviare le procedure per il cambio fornitore, la voltura o la disattivazione del servizio.