Per garantire il massimo confort della propria abitazione, senza temere pesanti conseguenze sulle bollette del gas bisogna prestare attenzione a vari aspetti a cominciare dalla scelta della tariffa più conveniente e dalla valutazione dei consumi del proprio impianto.
Oltre a scegliere il sistema di riscaldamento giusto, bisogna prestare attenzione anche alla specifica tipologia dei termosifoni da installare. Infatti non solo la dimensione, ma anche la scelta del materiale andrà direttamente ad influenzare la prestazione energetica dell'impianto. In questo articolo cercheremo di spiegare come funzionano i termosifoni, andando anche ad analizzare le diverse tipologie presenti sul mercato in modo da individuare non solo vantaggi ma anche eventuali aspetti critici.
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Come funziona un termosifone?
Occupandosi delle diffusione del calore negli ambienti interni, il termosifone rappresenta una delle componenti più importanti dell'impianto di riscaldamento. Il mercato propone al momento diverse tipologie di termosifoni che si differenziano tra di loro non solo per prestazioni energetiche, ma anche per le diverse tipologie di materiali impiegati e per l'aspetto puramente estetico.
Il termosifone, detto anche calorifero, riesce a generare calore grazie alla presenza di acqua calda che scorre al suo interno. Attraverso un sistema di tubature, l'acqua viene prima riscaldata dalla caldaia e poi raggiunge il termosifone riscaldandolo. Quando si sceglie un termosifone, occorre valutare essenzialmente due aspetti, ovvero la sua dimensione e il materiale.
Come scegliere un termosifone?
Se dimensione del termosifone viene stabilità in base all'ampiezza della stanza in cui sarà collocato e può variare a seconda degli elementi o moduli che lo compongono, la scelta del materiale deve tenere in considerazione un maggior numero di fattori.
Termosifone in ghisa. Si tratta senza dubbio del materiale più diffuso e apprezzato dal mercato. Infatti, una volta raggiunta la temperatura desiderata il termosifone in ghisa si raffredda molto lentamente, garantendo il mantenimento della temperatura interna per un tempo maggiore. Un altro vantaggio è il costo d'acquisto molto contenuto. Un aspetto quest'ultimo che spiegherebbe l'elevata diffusione.
Il termosifone in ghisa ha anche alcuni limiti. Il primo riguarda senza dubbio la fase di riscaldamento; infatti prima di raggiungere la temperatura desiderata deve passare molto tempo e inoltre occorre consumare anche molta energia. L'altro limite è l'aspetto puramente estetico, essendo un materiale molto pesante la ghisa non permette un'ampia scelta di linee.
Termosifone in acciaio. L'impiego di questo materiale risale a circa 15 anni fa e viene impiegato soprattutto negli impianti di riscaldamento moderni che oltre all'aspetto energetico, prestano particolare attenzione anche all'aspetto estetico, con linee moderne, leggere e innovative, che rendono il termosifone parte integrante dell'arredamento.
A differenza di quelli fatti in ghisa, il termosifone in acciaio si riscalda e si raffredda molto rapidamente, per questo è consigliati in ambienti piccoli. Un altro limite riguarda i costi, decisamente più elevati rispetto al costo medio dei modelli in ghisa.
Termosifone in alluminio. Rappresentano un compromesso rispetto ai modelli in ghisa e in acciaio. Le prestazioni energetiche non sono infatti delle migliori, dal momento che si riscaldano e si raffreddano molto velocemente, infatti sono indicati anche per seconde case. In compenso offrono una scelta più ampia di modelli e linee. I termosifoni in alluminio sono tra i modelli più economici del mercato e anche i più facili da installare.
Come ottimizzare la resa energetica un termosifone?
Indipendentemente dal materiale scelto, per ottimizzare la resa energetica un termosifone basta seguire alcune semplici regole. Per garantire il massimo delle prestazioni bisogna come prima cosa eliminare ogni forma di ostacolo, quindi è opportuno evitare tendaggi pesanti o collocare dei mobili che limitano la diffusione del calore.
Anche l'installazione delle valvole termostatiche può influenzare la resa energetica dei termosifoni. Grazie a questi piccoli dispositivi anche chi abita in un condominio con riscaldamento centralizzato potrà gestire il modo più autonomo il proprio impianto, impostando per ogni ambiente la potenza desiderata e quindi risparmiare sui costi delle bollette.