Energia elettrica dai diamanti, non una fantasia da alchimisti, ma pura realtà con una nuova tecnologia presentata pochi giorni fa al congresso Fisica della Materia 2013 che si sta svolgendo a Milano. L'energia elettrica viene prodotta quando il diamante è sottoposto ad alte temperature fino a emettere un fascio di elettroni; per questo si utilizza energia solare che viene accumulata attraverso un concentratore costituito di fatto da un semplice specchio.
A spiegare tutto è il coordinatore del progetto europeo Ephestus, Daniele Maria Trucchi, appartenente anche all'Istituto di Metodologie Inorganiche e dei Plasmi del Consiglio Nazionale delle Ricerche: il diamante è un materiale capace di produrre una grande quantità di elettroni quando lavora ad alte temperature, ma ovviamente non si utilizzano i diamanti naturali, cosa che renderebbe molto costosa l'operazione. In laboratorio si creano e utilizzano "diamanti artificiali" con una struttura adatta alla produzione di energia elettrica.
Il costo di questi diamanti da laboratorio? Solo un euro per centimetro quadrato e il prezzo si abbasserebbe ulteriormente se questo materiale fosse prodotto a livello industriale. Una patacca insomma, non un gioiello che farebbe felice le vostre mogli, ma molto utile per la produzione di energia elettrica.
I passaggi tecnici, per chi fosse interessato e volesse imparare l'arte, li spiega direttamente il dottor Trucchi: il metodo usato per produrre diamanti artificiali si chiama Cvd (Chemical Vapor Deposition) deposizione chimica da fase vapore: "Introduciamo idrogeno e metano in un apparato, lo attiviamo con plasma a microonde che rompe i legami fra le molecole e il carbonio contenuto nel metano fa da seme per la formazione dei diamanti, l'idrogeno invece evita che si formi la grafite anche se un po' di questo materiale si deposita lo stesso intorno alla gemma artificiale".
I diamanti ottenuti dopo questo processo, vengono depositati su una superficie piana di materiali ceramici che assorbono energia solare e la trasferiscono al diamante che si surriscalda emettendo energia elettrica. Al momento, secondo Trucchi, la tecnologia e il prodotto di essa è ancora fuori mercato, ma nel giro di tre anni si punta a sviluppare l'invenzione per abbassare i prezzi.