"La bolletta spiegata" è il servizio online dell'Autorità per l'Energia Elettrica e per il Gas (Aeeg) che rende comprensibili le voci sulla bolletta. Dopo aver recentemente illustrato come funziona la lettura della bolletta luce, SuperMoney vi offre adesso i dettagli della bolletta gas.
Anche nella fattura per il consumo di gas (erogato in regime di maggior tutela) le voci di spesa sono tre: i servizi di vendita (49,4%), i servizi di rete (16,7%) e le imposte (33,9%). I servizi di vendita riguardano il prezzo del gas consumato, mentre i servizi di rete comprendono i costi del trasporto, dello stoccaggio, della distribuzione e della gestione del contatore. L'Aeeg ha stabilito che, per maggiore chiarezza, queste informazioni devono trovarsi nella prima pagina della bolletta.
Servizi di vendita
Rappresentano la parte che pesa di più sull'importo della bolletta (quasi il 50%). Includono i servizi e le attività svolte dal fornitore per acquistare e rivendere la materia prima gas naturale. Comprendono una quota fissa e una variabile, la prima stabilita indipendentemente dal consumo reale e la seconda legata ad esso. Anche qui, come per l'energia elettrica, avviene la vera concorrenza tra gli operatori, con le diverse offerte sui contratti di fornitura. Chi è rimasto nel servizio di maggior tutela pagherà il prezzo fissato dall'Aeeg ogni trimestre.
Tale cifra è calcolata in base alle quotazioni medie degli idrocarburi (tra cui il petrolio) sui mercati internazionali, riferendosi ai dati dei nove mesi precedenti all'aggiornamento. A questo si aggiunge la necessità di equiparare i prezzi italiani a quelli europei (leggermente in aumento).
Le due voci dei servizi di vendita sono:
- Componente energia: costo dell'acquisto della materia prima gas, che incide per il 40% circa del totale della bolletta;
- Commercializzazione all'ingrosso e vendita al dettaglio: insieme dei costi sostenuti dai fornitori per l'attività di vendita all'ingrosso e al dettaglio, pari a circa l'8% del totale della bolletta del gas.
Servizi di rete
Ammontano a circa il 17 % della spesa totale lorda della bolletta. Non si tratta qui di prezzi, ma di tariffe, fissate dall'Authority per tutti gli operatori (mercato libero e maggior tutela). Poiché si tratta dell'utilizzo di infrastrutture comuni (i gasdotti) per la distribuzione della materia prima alle utenze, non può esserci concorrenza. Le tariffe sono stabilite annualmente dall'Aeeg, tenendo conto dell'inflazione, degli obiettivi di recupero di efficienza e dagli investimenti realizzati.
Anche i servizi di rete, come quelli di vendita, comprendono una quota fissa e una variabile. Le voci di spesa incluse sono:
- Trasporto e stoccaggio: costi per il trasferimento del gas presso strutture di conservazione, dalle quali verrà tratto in caso di richiesta del mercato o eventuali emergenze. Incidono per circa il 5% sul totale della bolletta del gas;
- Distribuzione locale: costi per il trasporto del gas fino alle utenze finali (gestione del contatore inclusa), più gli oneri per le iniziative di risparmio energetico, per il miglioramento del servizio e per i bonus per determinate fasce sociali. Pesa il 12% circa sul totale della bolletta.
- Oneri aggiuntivi: costi sostenuti per contenere i consumi di gas, per il servizio di rigassificazione e per lo sviluppo degli stoccaggi. Sono una minima parte dei costi della bolletta.
Imposte
Comprendono:
- Accise: per gli usi domestici rappresentano il 17% sul totale della bolletta. La sua applicazione è diversa per due macro aree, centro nord e centro sud, e varia in relazione a 4 scaglioni di consumo. Per gli usi industriali ha invece un'unica aliquota per i consumi fino a 200mila Smc;
- Addizionale regionale: ogni regione fissa la sua, nei limiti di legge. Pesa per il 2% circa sul totale della bolletta. Sia l'accisa nazionale che l'addizionale regionale si pagano in relazione alla quantità di energia consumata;
- IVA: si applica sulla somma di tutte le voci della bolletta (costo dei servizi di vendita+costo dei servizi di rete+accise). Per gli usi civili è del 10% per i primi 480mc consumati, del 21% su tutti gli altri consumi e sulle quote fisse; per gli usi industriali generalmente è del 21%. Questa voce incide per circa il 15% sul totale della spesa.