Se vuoi scoprire come gestire il riscaldamento al meglio allora questo è l'articolo giusto. Il riscaldamento è di certo una delle principali voci di spesa per tutte le famiglie italiane. Archiviata la stagione estiva e con il progressivo calo delle temperature, il riscaldamento tornerà nuovamente ad essere uno dei temi più discussi. Qualche compagnia energetica ha già avviato le prime compagne pubblicitarie, lanciando nuove offerte per la luce e il gas ed interessanti promozioni per i nuovi clienti. Come spesso ricordiamo, il nostro consiglio è sempre quello di valutare le condizioni di fornitura e i costi, e scegliere di conseguenza la tariffa più vicina alle proprie abitudini di consumo e di stile di vita.
Il mercato energetico è di certo uno dei più competitivi e tutti gli operatori sono ormai in grado di soddisfare le esigenze dei loro clienti con offerte flessibili e spesso convenienti. Se quindi non siete soddisfatti del vostro operatore, o pensate di pagare troppo per i vostri consumi, questo è il momento giusto per agire. Informatevi su Eni, o su le offerte di Edison o Acea, e scegliete la tariffa che meglio si addice alle vostre esigenze. Ma scopriamo adesso come gestire il riscaldamento nel miglior modo possibile e ottimizzare la resa dei nostri impianti.
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Gestione del riscaldamento: la riaccensione in Italia sarà graduale
Ormai manca davvero poco, entro un mese la maggior parte degli italiani che vivono in condomini con riscaldamento centralizzato tornando a casa saranno accolti da un piacevole tepore. La riaccensione sarà progressiva, fino a coinvolgere tutte le sei zone climatiche italiane. La legge italiana ha infatti diviso in territorio nazionale in sei aree climatiche, stabilendo per ognuna il giorno di accensione dei sistemi di riscaldamento e la durata giornaliera.
Prima della data stabilita dalla legge non sarà possibile riattivare le caldaie dei condomini, fatta eccezione per particolari situazioni climatiche. Anche in questi casi isolati il tempo di accensione non potrà superare la metà delle ore previste in condizioni normali. Tuttavia, i sindaci possono intervenire e definire come gestire il riscaldamento nel proprio comune, attuando ad esempio delle variazioni sulla durata e sulla temperatura prevista dalla normativa nazionale.
Condomini: ecco le regole generali
Tutti i condomini dotati di impianto di riscaldamento centralizzato possono definire gli orari di funzionamento, che potranno partire da un minimo di 5 ore fino ad un massimo di 23 ore. A tal proposito vi segnaliamo che in termini di consumi energetici, e quindi di costi, conviene tenere l'impianto in funzione per un periodo prolungato, piuttosto che riaccenderlo più volte nel corso della giornata. Infatti il costo maggiore deriva proprio da come viene gestito il riscaldamento dell'acqua durante la fase di accensione dell'impianto.
In merito alla temperatura interna degli edifici ad uso residenziale, la legge stabilisce che deve attenersi ai 20° C, con una tolleranza massima di 2° C. Nel caso in cui l'impianto di riscaldamento condominiale non dovesse garantire a tutti i condomini le stesse condizioni, il condomino danneggiato potrà segnalare il problema in assemblea condominiale e pretendere degli interventi per migliorare le prestazioni dell'impianto. In caso di disagio prolungato è anche possibile richiedere un risarcimento.
Tutti i condomini che desiderino aumentare la temperatura interna della loro abitazione potranno ovviamente farlo, prevedendo dei costi aggiuntivi in bolletta. Infatti, oltre ad una quota fissa e alle spese generali, il costo della bolletta varierà in base ai consumi di ogni abitazione. Per gestire il riscaldamento in modo corretto e contabilizzare le spese dal prossimo dicembre 2016 tutti i condomini dotati di impianti di riscaldamento centralizzato, le cui condizioni tecniche lo permettano, dovranno essere dotati di sistemi di contabilizzazione e termoregolazione.