Con l'avanzare dell'autunno e il progressivo calo delle temperature si tornerà ad accendere gli impianti di riscaldamento nelle abitazioni di tutti gli italiani, con inevitabili conseguenze sulle bollette del gas e del riscaldamento. Se desideri ridurre i costi delle bollette, senza compromettere il livello di comfort della tua abitazione ti consigliamo di valutare anche delle soluzioni alternative, come ad esempio il sistema di riscaldamento elettrico ad infrarossi. In questa guida cercheremo – con l'aiuto dei nostri esperti di energia – di capire come funziona, individuare i vantaggi e fare luce anche su eventuali svantaggi.
Impianto di riscaldamento a raggi infrarossi: quali sono i vantaggi?
Se quindi stai pensando di valutare nuove tipologie di riscaldamento potrai senza dubbio considerare il riscaldamento elettrico ad infrarossi. Si tratta di una soluzione ancora poco diffusa che consente di però di ottenere molteplici benefici, come ad esempio:
· elevato risparmio energetico: circa 2,5 volte meno energia rispetto ai consumi di un qualunque sistema a gas a bassa temperatura;
· minori costi di installazione, manutenzione e utilizzo, con elevate garanzie di sicurezza;
· basso impatto ambientale grazie alla sostanziale riduzione di emissioni di CO2;
· assenza di polveri sottili: le emissioni sono concentrate e controllate nei luoghi di produzione dell'energia elettrica da fonti non rinnovabili;
· minore impego di acqua potabile e relativo calo dei consumi;
· possibilità di impostare una temperatura diversa in ogni ambiente.
In Italia il riscaldamento elettrico ad infrarossi sta registrando una crescita significativa soprattutto nella variante a pannelli. Con una dimensione variabile, questi pannelli raggiungono dei livelli di potenza compresa tra 200 ai 1000 watt, senza produrre alcuna luce visibile ad occhio nudo. Inoltre grazie alla ampie possibilità di personalizzazione, possono essere collocati sia al soffitto che lungo le pareti di qualunque ambiente.
Questi sistemi di riscaldamento sono dotati di una centralina programmabile, che consente di impostare il livello di temperatura desiderata in base alla grandezza e alle condizioni della stanza in cui si trovano e all'orario in cui vorrai azionarli. In questo modo potrai ottimizzare i consumi e ottenere il massimo della resa energetica. Inoltre potrai installare il riscaldamento elettrico ad infrarossi come soluzione di riscaldamento principale o solo in alcune stanze con lo scopo di integrare le prestazioni di un altro sistema di riscaldamento.
Grazie al principio di irraggiamento infrarosso, il calore generato da questo sistema agisce direttamente non solo sui corpi presenti nella stanza, ma anche sulle pareti, sul soffitto e sul pavimenti, garantendo una distribuzione omogena del calore e il mantenimento prolungato della temperatura impostata.
Alcuni aspetti da non sottovalutare
Per ottenere il massimo della resa energetica dovrai prima valutare il grado di isolamento termico della tua abitazione, in modo da ridurre il rischio che la maggior parte del calore venga sprecato proprio per riscaldare le pareti. Considerando il livello medio energetico medio delle abitazioni italiane, un sistema di riscaldamento del genere avrebbe bisogno di circa 1000 watt per stanza, restando acceso per circa 5 ore al giorno alla massima potenza.
Un modo per ottimizzare l'uso del riscaldamento elettrico a infrarossi e contenere le spese è quello di abbinarlo a dei sistemi che consentono di autoprodurre elettricità, come ad esempio un impianto fotovoltaico con scambio sul posto e sistema di accumulo per massimizzare l'utilizzo dell'elettricità solare. Solo in questo modo potrai ridurre notevolmente i costi e risparmiare oltre il 50% rispetto ai sistemi tradizionali.
Risparmiare tutelando l'ambiente
Se quindi intendi attuare una strategia che ti consente di ridurre i consumi del riscaldamento ricorda che i principali fattori che incidono maggiormente sugli aumenti delle bollette sono il piano tariffario previsto dalla tua compagnia energetica e la tipologia di impianto di riscaldamento che utilizzi che, se troppo vecchio, sarà sicuramente non conforme alle nuove direttive delle politiche ambientali. Le nuove disposizioni prevedono infatti non solo un'ottimizzazione delle risorse energetiche impiegate, ma anche un minore impatto ambientale.