Il canone Rai si pagherà a partire dalla prima bolletta elettrica successiva al 1° luglio 2016. Si inizierà con una maggiorazione di 70 euro relativa alle mensilità gennaio-luglio, mentre i restanti 30 euro saranno addebitati nelle mensilità successive. L'importo complessivo dell'abbonamento Rai, quindi, passa da 113,50 euro a 100 euro. Queste al momento sono le uniche certezze. Sì, perché il resto è ancora avvolto nel mistero.
Tempi e modalità di pagamento del canone Rai 2016 attendono infatti di essere definiti tramite la pubblicazione di due atti ufficiali. Il primo è il decreto attuativo del Mise, il Ministero per lo Sviluppo Economico, il secondo è il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, che però resta subordinato alla pubblicazione del primo atto. E nonostante il termine per la sua presentazione sia scaduto il 15 febbraio, del decreto attuativo ancora non c'è traccia.
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Assoelettrica: i gestori non sanno cosa fare
In mancanza degli atti ufficiali i gestori di energia elettrica non sanno assolutamente cosa fare. L'allarme lo ha lanciato pochi giorni fa Assoelettrica, l'Associazione dei Gestori di Energia Elettrica, che in collaborazione con Utilitalia ha redatto e inviato al Mise un documento di 11 pagine per chiedere istruzioni su come gestire le varie casistiche particolari relative al canone Rai 2016.
Molte sono infatti le perplessità e i punti da chiarire secondo i fornitori di energia elettrica. In particolare, Assoelettrica ha presentato le seguenti richieste di informazioni, accompagnandole con le proposte dell'associazione:
1.Nuovo cliente. Mettiamo il caso che un giovane cliente attivi per la prima volta un contratto per la fornitura energetica a dicembre 2016. Cosa dovrebbe fare il gestore in questo caso? Addebitargli l'intero importo del canone Rai 2016? Addebitargli solo una rata da 20 euro sulla bolletta bimestrale? Non richiedergli il pagamento del canone?
Proposta: in caso di nuovo cliente si addebitano solo le rate successive all'attivazione della fornitura.
2. Cambio operatore. I clienti hanno tutto il diritto di cambiare operatore energetico quando lo desiderano, anche a metà dell'anno. In questo caso chi riscuote il canone Rai?
Proposta: l'operatore che ha in portafoglio un cliente al primo giorno del mese è quello che avrà diritto ad incassarne la relativa rata.
3. Esenzioni. Chi non ha un televisore o chi ha più di 75 anni e un reddito inferiore a 8.000 euro annui è esonerato dal pagamento del canone Rai. Per evitare addebiti non dovuti, gli operatori hanno però bisogno di conoscere al più presto i nominativi degli esenti.
Proposta: l'Agenzia delle Entrate deve far avere ai gestori la lista dei clienti esonerati dal pagamento del canone. Per farlo dovrà incrociare i propri dati con le informazioni contenute nel Sistema Informativo Integrato, dove i nomi dei clienti sono associati ai relativi codici POD identificativi della propria utenza elettrica.
4. Reclami. L'introduzione del canone Rai in bolletta sta suscitando polemiche e malcontento tra i clienti, che stanno letteralmente sommergendo i gestori di energia elettrica di reclami. Ma come fanno i gestori a rispondere tempestivamente se nemmeno loro possiedono tutte le informazioni?
Proposta: i gestori chiedono di essere sollevati dall'obbligo di rispondere ai reclami entro 40 giorni se questi riguardano esclusivamente il canone Rai. Inoltre, vogliono essere sollevati dall'obbligo di corrispondere al cliente un indennizzo nel caso in cui la risposta al reclamo fosse incompleta o del tutto assente. Infine, chiedono che i reclami riguardanti il canone non siano conteggiati tra quelli che ogni 6 mesi l'operatore è tenuto a segnalare all'Autorità per l'Energia (Aeegsi).
5. Rimborsi. Mettiamo il caso che ad un cliente esentato dal pagamento del canone Rai venga addebitata la tassa in bolletta per errore. In questo caso il cliente va giustamente risarcito, ma le procedure per gestire ed evadere tali le richieste di rimborso comporteranno per i gestori notevoli sforzi in termini di personale e risorse economiche.
Proposta: gli operatori chiedono che venga messo a punto un iter snello e poco costoso per la gestione dei rimborsi.
6. Posta. Ad un cliente viene recapitata una bolletta bimestrale da 120 euro, 100 per la fornitura di energia e 20 per il canone Rai. Questi si reca in Posta, ma compila un bollettino in bianco e versa solo 100 euro, magari perché si rifiuta di pagare la tassa televisiva. Cosa coprono quei 100 euro?
Proposta: se il cliente non versa per intero l'importo della bolletta, il denaro andrà a coprire prima il costo della fornitura elettrica e l'operatore non dovrà farsi carico di solleciti di pagamento relativi al canone.
7. Domiciliazione bancaria. Molti clienti scelgono di pagare le proprie bollette tramite addebito sul conto corrente. Una volta effettuato il pagamento automatico hanno però tempo 8 settimane per contestarlo. Cosa succede se un cliente contesta la maggiorazione per il canone Rai in bolletta?
Proposta: gli operatori tratterranno le rate del canone Rai per 8 settimane dal versamento, e solo trascorso questo periodo provvederanno a trasferirle alle casse dello Stato. Più in generale, nessuna rata del canone sarà trasferita allo Stato prima di essere stata effettivamente incassata dall'operatore.
8. Interessi. Quando un cliente paga in ritardo una bolletta gli vengono conteggiati degli interessi. Qui gli operatori chiedono semplicemente di sapere se anche al canone dovranno essere applicati degli interessi e, nel caso, come dovranno essere calcolati.
9. Recupero crediti. Cosa succede se un cliente non paga per intero la bolletta contente anche la maggiorazione per il canone Rai?
Proposta: gli operatori
procederanno normalmente per recuperare il dovuto per il solo consumo
elettrico, non anche la rata del canone.
Canone Rai in bolletta: ce la faremo per luglio?
Per il momento dal Mise non è giunta alcuna risposta alla richiesta di chiarimenti da parte di Assoelettrica. I dettagli dell'introduzione del canone Rai in bolletta restano ancora parecchio confusi, senza contare che comunque i gestori avranno poi bisogno di tempo per predisporre i sistemi informatici necessari per l'addebito del canone in bolletta. Non ci resta dunque che attendere ulteriori sviluppi, mentre continuiamo a domandarci se effettivamente sarà tutto pronto per luglio 2016. Voi cosa ne pensate?