Il canone Rai 2016 non smette di far parlare di sé. Nonostante l'iniziativa abbia lo scopo di combattere l'evasione fiscale, promuovendo quindi il concetto "pagare meno per pagare tutti", sembra proprio che per i consumatori gli svantaggi siano molti di più rispetto ai vantaggi. A partire proprio dal rischio di errori e addebiti non dovuti del canone, un'eventualità tutt'altro che improbabile alla luce di quanto dichiarato pochi giorni fa da Assoelettrica, l'Associazione dei Gestori dell'Energia Elettrica. Al 1° luglio 2016 mancano poco più di quattro mesi, ma ad oggi gli operatori ancora non sanno cosa fare. Questo perché mancano ancora gli atti ufficiali del Mise e dell'Agenzia delle Entrate che dovrebbero definire una volta per tutte tempi e modi di pagamento del canone Rai i bolletta.
Ma il rischio di addebiti errati del canone non l'unico timore dei consumatori. Oltre ai chiarimenti sulle modalità di addebito del canone Rai 2016, i gestori hanno infatti chiesto di poter ricevere una retribuzione per il servizio pubblico svolto. Il canone è infatti una tassa statale, ed è giusto che gli operatori ricevano un indennizzo per l'attività di riscossione e trasferimento dell'imposta alle casse dello Stato. Ma su chi peserà questa retribuzione? Scommettiamo che ancora una volta saranno i consumatori a rimetterci? Insomma, qui si rischia di dover pagare per pagare una tassa. Assurdo.
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Canone Rai in bolletta: rischio doppio balzello per i consumatori
Il fatto che i gestori chiedano una retribuzione è giusto, dal momento che dovranno farsi carico di un servizio pubblico, ovvero della riscossione del canone Rai e del suo trasferimento alle casse dello Stato. Che siano i consumatori a pagare per questo è però inaccettabile. Pagare per poter pagare un'imposta è un paradosso. Eppure molto probabilmente è proprio quello che succederà. Il rischio è infatti che per poter pagare l'indennizzo richiesto dai gestori, lo Stato trovi il modo di imporre qualche altro assurdo balzello ai propri cittadini. Questa almeno sarebbe la soluzione più facile.
Visto il caos e le polemiche che avvolgono questo canone Rai in bolletta, però, la reazione dei consumatori e delle associazioni predisposte alla loro tutela di certo non si farebbe attendere se lo Stato dovesse scegliere questa strada. Il Governo dovrà quindi trovare un'alternativa e dovrà farlo in tempi brevi, visto che il 1° luglio si avvicina a grandi passi e ancora di pronto non c'è nulla. Sarà necessario tutelare sia i gestori elettrici sia i consumatori, anche se la cosa non sarà per nulla semplice. Certo, si potrebbe ridurre ulteriormente l'importo del canone Rai, destinando l'eccedenza ai gestori. In sostanza, il consumatore pagherebbe i 100 euro stabiliti per l'abbonamento Rai 2016, ma non tutto l'importo andrebbe allo Stato. Ma probabilmente è una soluzione puramente utopistica. Staremo quindi a vedere che cosa si inventerà questa volta lo Stato, nella speranza che non siano i consumatori a rimetterci ancora una volta.