Nelle zone più fredde d'Italia i riscaldamenti sono già accesi da qualche giorno, ma stando alle previsioni, presto anche le altre città accenderanno le caldaie per far fronte al maltempo. Questo però è innanzitutto il momento di ricordarsi di verificare lo stato del proprio impianto di riscaldamento. In questo modo si otterranno tre certi vantaggi: una caldaia sicura e senza perdite, il risparmio che deriva da un impianto efficiente e la tutela dell'ambiente.
Secondo le recenti disposizioni dell'Enea, la manutenzione ordinaria degli impianti domestici, oppure dei piccoli condomini (con impianti inferiori a 100 Kw), devono essere effettuati ogni due anni in presenza di una caldaia a combustibile e ogni quattro anni se la caldaia è a metano oppure a GPL. Sostanzialmente il tecnico che controlla la caldaia smonterà e pulirà il bruciatore, controllerà gli elettrodi dell'accensione e la tenuta delle guarnizioni e, nel caso degli impianti a gas, verificherà che non ci siano perdite.
I controlli riguardano non solo la sicurezza e la pulizia della caldaia, ma anche la sua efficienza energetica: si analizza infatti l'emissione di anidride carbonica in rapporto al risultato in termini di riscaldamento dell'impianto.
Una volta effettuata la verifica, in caso tutto sia a norma il tecnico deve compilare e rilasciare un rapporto che certifichi l'avvenuto controllo tecnico. In caso di malfunzionamento, invece, il tecnico deve lasciare la caldaia spenta e comunicare gli interventi necessari al cliente, che può decidere se far intervenire subito lo stesso tecnico o rivolgersi ad un altro professionista. Nel secondo caso l'utente ha 60 giorni di tempo per far riparare la caldaia non sicura, che comunque nel frattempo non può essere utilizzata.
Nel caso invece il tecnico riscontri che la caldaia non è efficiente dal punto di vista energetico, l'utente ha 180 giorni per procedere alla sua riparazione o sostituzione, trascorsi i quali la caldaia non è più a norma e quindi non può essere più utilizzata.
Ma quanto costano questi interventi di controllo e manutenzione ordinaria? I prezzi cambiano sia in base alle regioni che alla ditta che effettua la manutenzione e possono essere compresi fra i 50 e i 100 euro per la manutenzione ordinaria e tra i 100 e i 120 euro per il controllo sull'efficienza energetica. Spesso però, quando si installa una nuova caldaia, le ditte installatrici offrono dei contratti di assistenza e manutenzione che comprendono controlli programmati e permettono di risparmiare tra il 10 e il 15%.
Questo però non è l'unico modo per risparmiare: molto si può fare nella quotidianità, utilizzando correttamente il riscaldamento. Innanzitutto è importante non superare i 20 gradi di temperatura, che è il massimo stabilito dalla legge, con una tolleranza di due gradi. Questa semplice accortezza permette anche di ridurre notevolmente la produzione di anidrite carbonica e quindi tutelare l'ambiente.
Inoltre è necessario rispettare gli orari di accensione del riscaldamento. Questi orari sono stabiliti in base a delle fasce climatiche e il loro rispetto permette di evitare gli sprechi e quindi di risparmiare sulla bolletta, oltre che di evitare eventuali sanzioni.
Anche l'applicazione di valvole termoregolatrici e di timer ai propri caloriferi può costituire un modo per regolare i propri consumi e quindi risparmiare sulla bolletta finale.
Infine, se la caldaia è vecchia, può essere opportuno sostituirla con impianti più efficienti e moderni, scegliendo tra caldaie a gas, a condensazione oppure a pannelli radianti. Fino al 31 dicembre 2013, e fino al 30 giugno 2014 per i condomini, per chi installa delle caldaie a condensazione sono state prorogate le detrazioni per l'efficienza energetica.