Nonostante l'amianto sia ormai vietato da circa vent'anni, numerose città italiane fanno ancora i conti con la rimozione e lo smaltimento di questo materiale tossico, usato prevalentemente nelle costruzioni; la cui bonifica sinora ha interessato solo il 20% di quello in opera.
Per rendersi conto di quanto la situazione proceda a rilento basti pensare al fatto che in alcune zone dell'Emilia si stima ancora una presenza di amianto pari a 5-6 mq per abitante che arriva anche a oltre 30 mq per abitante nelle zone più limitrofe. Bologna, pur attestandosi al di sotto di queste medie, con una presenza di circa 500mila mq di amianto (poco più di 1,3 mq ad abitante), decide di dare un'accelerata alla rimozione di questo materiale e coglie l'occasione per incentivare la diffusione delle fonti di energia rinnovabili.
Con un progetto che partirà proprio in questo mese, il Comune di Bologna mette a disposizione dei propri abitanti, soprattutto i cittadini privati, la possibilità di sostituire il proprio tetto in amianto con un pannello solare fotovoltaico; oltre ai vantaggi economici di risparmio energetico e autoproduzione dell'energia pulita si potrà beneficiare di un miglior isolamento termico degli ambienti, di uno smaltimento totalmente gratuito dell'amianto e di un progetto qualitativamente garantito dalle aziende partner del Comune. Intanto, il Comune continua a monitorare gli edifici che registrano ancora presenza di amianto e sta predisponendo un vademecum sugli obblighi in carico ai proprietari.