Non c'è pace in Italia per i prezzi della luce praticati all'utenza finale, ovverosia alle famiglie ed alle imprese. Il nuovo anno, infatti, è partito con maggiori oneri di sistema rispetto al 2013 che sono pari alla bellezza di 2,13 miliardi di euro.
A farlo presente è stata la Confartigianato nel sottolineare di conseguenza come sia alto il rischio che si continui ad utilizzare le bollette dell'energia elettrica come una sorta di bancomat. In accordo con quanto messo in evidenza da Giorgio Merletti, il Presidente della Confartigianato, ammontano a ben 1,2 miliardi di euro le agevolazioni che, a favore delle grandi aziende energivore, vengono poi scaricate sulle bollette della luce delle famiglie e delle piccole e medie imprese.
E proprio le Pmi, già dal primo trimestre del corrente anno, dovranno mettere in conto un aumento degli oneri di sistema che, pari a ben il 7%, porterà il costo dell'energia elettrica da 63,66 euro/MWh a ben 68,36 euro/MWh. Poi ci sono altri 300 milioni di euro che, sempre a carico delle famiglie e delle Pmi sulle bollette della luce, vanno parzialmente a coprire la misura di sospensione dell'Imu sulle prime case.
Secondo il Presidente della Confartigianato trattasi di aumenti delle tariffe insostenibili per le famiglie e per le piccole e medie imprese quando invece le risorse per finanziare determinate misure, piuttosto che scaricarle sulla collettività, andrebbero ricercate con dei criteri tali da garantire maggiore equità e maggiore trasparenza.