In un comunicato stampa odierno dell'ADUC si parla dell'arrivo di un provvedimento (Delibera AEEG 561/2013) che permetterà il rimborso di una parte delle bollette dell'acqua. Fino a tutto il 2011 nella bolletta dell'acqua era inserita una parte di tariffa chiamata "remunerazione del capitale investito". Era una quota, calcolata sul 7% dello stesso, che faceva pesare sugli utenti finali i costi dell'investimento che potevano derivare da prestiti o da capitale proprio, una specie di copertura che il gestore si garantiva. In realtà molto spesso questa copertura era un vero e proprio introito per i gestori stessi.
L'illegittimità della tariffa "remunerazione del capitale investito" oltre ad essere sancita dal referendum del giungo 2011 (che ha permesso l'abrogazione di tale addebito, il risultato del referendum è stato proclamato il 21 luglio 2011 con l'entrata in vigore del Dpr 116/2011), è sottolineata anche dal Consiglio di Stato e dal Tar della Toscana che con una sentenza del 21 marzo 2013 ha annullato il piano tariffario previsto per il periodo 2011/2013.
L'abrogazione della tassa impropria c'è stata però solo a gennaio 2012, esattamente 163 giorni dopo l'entrata in vigore di quanto stabilito dal referendum del 2011 e dal successivo Dpr 116/2001. I gestori, perciò, per 163 giorni hanno continuato a percepire gli introiti che ne derivavano illecitamente.
Per il periodo che va dal 21 luglio 2011 al 31 dicembre 2011 l'AEEG, l'autorità garante dell'energia e il gas, ha stabilito un rimborso di quanto ingiustamente addebitato.
I rimborsi saranno differenti da gestore a gestore poichè il criterio che è stato adottato prevede che il gestore non rimborsi le somme effettivamente investite.
L'AEEG ha stabilito quindi che i rimborsi dovranno avvenire contestualmente alla prima bolletta utile, alcuni hanno già iniziato ad effettuare il rimborso poichè hanno già calcolato le cifre da rimborsare, altri invece hanno ancora 30 giorni di tempo per mettesi in regola e se non lo faranno il rimborso avverrà in maniera forfettaria con un metodo favorevole all'utente più che al gestore.