I sacrifici delle famiglie italiane per risparmiare sulla gestione della casa sono tanti e non sempre è facile ottenere il risparmio preventivato. Mettere i prodotti di Enel a confronto con quelli di Edison o di altri operatori aiuta a risparmiare sulla bolletta, così come ottimizzare l'uso degli elettrodomestici.
Per risparmiare sui costi dell'energia elettrica esistono quindi tanti modi diversi, ma è bene anche saper leggere la bolletta per capire per cosa e perché paghiamo quando leggiamo l'importo del nostro fornitore. Non sempre, infatti, la colpa di bollette troppo salate è di chi fornisce energia elettrica.
Gran parte dell'importo, infatti, è dovuto a imposte e oneri che non sempre è facile individuare nella lunga lista di voci che troviamo sulla bolletta. Ed è più che mai necessario che il Governo e l'Autorità per l'energia elettrica (Aeeg) lavorino su una maggiore trasparenza di queste voci di costo.
Infatti, negli ultimi 5 anni le bollette hanno subito una lievitazione costante, dovuta soprattutto al triplicarsi di imposte e oneri occulti. Una situazione che ci classifica quasi ultimi in Europa, dopo Cipro e Grecia. Ma se la bolletta della luce è troppo alta, cosa paghiamo esattamente?
Il servizio di vendita pesa per meno del 50% sull'importo totale della bolletta e un altro 13,34% se lo prendono i servizi di rete, cioè trasporto e distribuzione dell'energia e la gestione dei contatori. Il restante 21,43% del totale dell'importo della bolletta è fatto di imposte e sussidi di Stato.
In particolare, si tratta di incentivi alle fonti di energia rinnovabile (93 euro l'anno), incentivi ai piani di ricerca delle Ferrovie dello Stato (2,18 euro), contributi alle aziende manifatturiere con un grande uso energetico (7,44 euro) e contributi allo smantellamento di vecchie centrali nucleari (4,6 euro) come la centrale di Trino, Latina, Caorso eccetera.
Per venire incontro al problema della bolletta della luce troppo alta, l'Aeeg è intervenuto con una riduzione dell'1,1% del costo dell'elettricità, circa 6 euro l'anno, e sul fronte gas grazie all'abbassamento dello spread si è registrato un calo di 83,01 centesimi al metro cubo.