Sapere come si legge la bolletta della luce e quando arriva è un buon modo per ottimizzare l'impiego delle risorse energetiche e magari anche per ridurre i consumi di energia elettrica. Conoscere il significato delle voci di spesa riportate nelle bollette ti permette anche di valutare la reale convenienza del tuo operatore e, se necessario, di correre ai ripari scegliendo una compagnia più vantaggiosa e in grado di soddisfare le tue esigenze.
Ogni quanto arriva la bolletta della luce?
La data di emissione delle bollette luce dipende dalla tipologia di utenti e dalla quantità di energia consumata. In genere, per i clienti domestici, come i privati e le famiglie con potenza contrattualmente impegnata non superiore ai 30 kW – la periodicità è bimestrale. La situazione cambia per i clienti che registrano dei consumi di energia più elevati, come ad esempio le imprese o i condomini. Infatti per i "clienti business" l'emissione delle bollette luce, e quindi anche il loro pagamento, è mensile.
Come si legge la bolletta della luce?
Di recente le bollette per le utenze domestiche sono state soggette ad un processo di semplificazione, mirato a favorirne la comprensione da parte degli utenti. Si tratta di un intervento finalizzato anche alla conquista di una maggiore consapevolezza dei consumi e quindi ad una gestione più attenta. La spesa finale riportata nella bolletta luce prevede le seguenti voci di spesa:
il costo dell'energia: comprende il prezzo della componente energia;
i costi necessari alla sua commercializzazione e vendita, oltre a quelli di dispacciamento (mantenimento in equilibrio del settore energia: ogni tot energia consumata, altrettanta deve essere prodotta);
servizi di rete: comprendono i costi necessari al trasporto dell'energia tramite le reti nazionali e locali, così come quelli relativi alla gestione dei singoli contatori dei clienti finali;
oneri di sistema: si tratta di contributi che ogni cliente deve versare allo scopo di migliorare tutto il sistema di produzione e vendita dell'energia. Alcune finalità d'impiego di questi contributi riguardano gli incentivi per le rinnovabili, la promozione dell'efficienza energetica e la copertura del bonus elettrico;
imposte: comprendono l'accisa, una tassa che si calcola in base al quantitativo di energia consumata, e l'IVA applicata alla spesa totale prevista (10% per i clienti domestici).
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Bolletta della luce: quali voci di spesa considerare?
La voce che devi considerare con più attenzione se stai cercando di risparmiare sulle bollette è il costo dell'energia, comprensivo dei servizi di vendita. Mentre le altre voci sono più o meno standardizzate tra i vari operatori, è proprio sui servizi di vendita che si ha la maggiore concorrenza. Prima di sottoscrivere un contratto con un nuovo operatore, quindi, assicurati di valutare bene questo punto.
Bolletta della luce pagata in ritardo: quali sanzioni?
Pagare la bolletta della luce entro la data di scadenza riportata è un altro modo per risparmiare. Se hai un contratto con un operatore a regime di maggior tutela, hai almeno 20 giorni di tempo dalla data di emissione del documento di fatturazione. Sa invece hai un contratto con un fornitore del mercato libero, tempi e scadenze previste per il pagamento delle bollette sono indicati nel contratto, oltre che nei singoli documenti di fatturazione.
Se sei in regime di maggior tutela e paghi la bolletta della luce in ritardo il venditore ti potrà chiedere gli interessi di mora, calcolati in base ai giorni di ritardo e al tasso di riferimento stabilito dalla Banca Centrale Europea (Bce) aumentato del 3,5% (es. se il tasso di rif. è del 3%, il tasso di mora applicato sarà del 6,5% annuo).
Se sei nel mercato libero e paghi la bolletta della luce in ritardo il venditore potrà chiederti degli interessi in base a quanto specificato nel contratto di fornitura.
Bolletta della luce non pagata: cosa rischio?
Se una bolletta della luce non viene pagata del tutto, il venditore deve inviarti una raccomandata contenente:
- Termine ultimo per effettuare il pagamento (non può essere inferiore a 20 giorni dalla data dell'emissione della raccomandata e a 15 dalla data del suo invio).
- Modalità con cui potrai comunicare all'operatore l'avvenuto pagamento.
- L'eventualità che, se il tuo contatore lo permette, prima della sospensione totale della fornitura questa verrà ridotta per 15 giorni al 15% della potenza prevista dal contratto.
Se nonostante la raccomandata, continuerai a non pagare, il venditore potrà interrompere la fornitura dopo 3 giorni lavorativi dalla data del termine ultimo previsto per il pagamento.
Bolletta della luce in ritardo o mai arrivata: cosa fare?
Di solito le bollette arrivano con largo anticipo, ma può capitare che dei disguidi interni al gestore del servizio facciano sì che il documento arrivi in ritardo o, addirittura, non arrivi proprio. Una situazione che, in casi estremi, potrebbe portarti anche a subire la sospensione della fornitura per mancato pagamento.
Se ancora non hai provveduto, la domiciliazione delle bollette è un ottimo modo per difenderti da questi inconvenienti. Poiché il pagamento avviene tramite addebito sul conto corrente in modo del tutto automatico, anche se non ricevi fisicamente il documento sarai comunque in regola con i pagamenti.
In ogni caso, se la bolletta della luce arriva in ritardo o non arriva proprio, il consiglio è quello di fare un primo tentativo con il call center dell'operatore: occhio però a non farti liquidare con frasi tipo "non si preoccupi, vedrà che le arriverà presto".
Subito dopo invia al tuo fornitore una lettera di messa in mora, chiedendo che ti vengano recapitate le bollette in modo regolare secondo tempi e modi previsti dal contratto. Chiedi anche che non ti siano addebitati gli interessi di mora, dal momento che tu non hai alcuna responsabilità per il ritardo nel pagamento. Se lo ritieni opportuno puoi anche chiedere al fornitore che gli eventuali pagamenti arretrati vengano dilazionati in rate che non superino i tuoi abituali pagamenti.