Il maltempo di questi giorni, strano a dirsi, può giocare brutti scherzi anche per le nostre tasche: pensiamo ai casi di blackout. Chi ci risarcisce il tempo trascorso al buio? La risposta c'è: se ne occupa l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico.
I disagi agli utenti inerenti al sistema elettrico possono avere cause indipendenti dalla volontà degli stessi, come le recenti nevicate nel bellunese e il maltempo in tutta Italia. Ecco, quindi, alcuni consigli per proteggere il nostro portafogli, anche in caso di interruzione della fornitura di energia elettrica. Innanzitutto è bene sapere che l'Autorità competente ha stanziato un fondo speciale, grazie al quale, in caso di blackout prolungato, scattano rimborsi automatici in bolletta.
Come chiedere il rimborso per il blackout
Il rimborso compare automaticamente (senza farne domanda) nella prima bolletta inviata dal fornitore di energia, sotto la voce: "Rimborso automatico per mancato rispetto dei livelli specifici di qualità definiti dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, corrisposto in misura forfettizzata". Ovviamente il rimborso non spetterà a chi non è in regola con i pagamenti delle precedenti bollette.
Gli importi del rimborso per blackout
Gli importi partono da un minimo di 30 euro (per oltre 8 ore di interruzione) fino a un massimo di 300 euro per tre giorni di disagio. Gli indennizzi sono a carico del distributore di energia solo se la fornitura si interrompe, appunto, per colpa di chi la eroga. In questo caso si esce da un discorso di natura mutualistica: gli indennizzi sono tanto più elevati quanto più si prolunga l'interruzione. Si va da un minimo di 35 a un massimo di 105 euro. Anche in questo caso il rimborso è automatico.
Almeno per i blackout indipendenti dalla nostra volontà, dunque, non dobbiamo preoccuparci: il rimborso arriva automaticamente e, in caso non comparisse in bolletta, può essere richiesto all'ente erogatore di energia tramite una domanda entro otto mesi dal disagio.