Nel 1967, un tale Peter Savo rilasciò un'intervista in cui parlò per la prima volta di un esperimento segreto svoltosi nelle vicinanze della città di Buffalo nell'estate del 1931, in cui suo zio gli mostrò una particolarissima vettura elettrica che funzionava…senza corrente. Chi era il geniale parente? Niente meno che lo scienziato serbo Nikola Tesla, una delle menti più brillanti dell'era moderna, capace di inventare buona parte della tecnologia elettrica che utilizziamo tuttora e di studiare fenomeni che solo negli ultimi anni sono stati ufficialmente scoperti!
Purtroppo il suo nome è finito nel dimenticatoio a causa del suo "genio scomodo": Tesla infatti possedeva una tecnologia capace di trasmettere elettricità in ogni parte del globo sfruttando il pianeta e l'atmosfera come uno smisurato conduttore, permettendo a chiunque di rifornirsi di energia semplicemente piazzando un'antenna in giardino. La cosa fece storcere il naso alle lobby economiche del tempo, che si impegnarono per consegnare il nome di Tesla all'oblio. Ma le dichiarazioni di Savo sono eloquenti.
Savo racconta di essere stato contattato da suo zio affinchè lo raggiungesse in America. A Buffalo, Tesla mostrò al nipote una splendida Pierce-Arrow Eight custodita gelosamente in un garage. Niente di speciale, se non fosse che sotto al cofano non c'era alcun motore termico, ma un motore elettrico a corrente alternata, lungo un metro e con un diametro di 76 cm, capace di 80 cavalli e studiato per girare a 1800 giri/minuto…ma senza alcuna batteria!
Savo osservò che l'unico "terminale" erano due cavetti che finivano sotto al cruscotto. Inoltre, la vettura era stato dotata di un'antenna lunga quasi 2 metri. Subito dopo Tesla assemblò di fronte a lui un congegno simile ad un ricevitore radio che conteneva vari cablaggi, resistenze e 12 valvole termoioniche "…di costruzione curiosa", come osservò il giovane.
Tesla collegò quello strano apparecchio ai due cavetti precedentemente citati ed esclamò: "Ora abbiamo l'energia…" Savo era molto scettico visto che non sentiva alcun suono, ma presto si ricredette: l'inventore lanciò la vettura per le strade di Buffalo, passando da velocità bassissime a punte di 145 km/h senza che la vettura facesse il minimo rumore. Una volta terminato il collaudo, Tesla lasciò delle spiegazioni molto evasive circa la natura di quella sua invenzione, parlando di un'energia illimitata prodotta dalle radiazioni dell'etere, che lui era in grado di sfruttare. Per questo si era accordato con la casa automobilistica di Buffalo, la Pierce-Arrow, per produrre questa nuova tecnologia. Poi, il buio: la casa entrò poco dopo in crisi e chiuse i battenti nel '38, e Tesla morì pochi anni dopo. Delle sue apparecchiature, progetti e appunti non rimase che il ricordo, visto che i servizi segreti americani secretarono materiale sufficiente da riempire un tir.
Purtroppo non ci è dato sapere cosa ci sia di vero in questa storia, come non possiamo immaginare il corso che avrebbe preso il mondo nel caso in cui la scoperta si fosse dimostrata valida e rivoluzionaria. Sappiamo però che il test del '31 è stato riportato anche in un articolo del "New York Daily" risalente al 2 Aprile 1934.
Probabilmente, quando su questo pianeta che si va pian piano inaridendo e svuotando, non rimarrà nè carbone, nè petrolio, nè gas…allora forse potrebbero rispuntare magicamente degli scritti inediti di quel Nikola Tesla che l'uomo ha volutamente dimenticato tanti anni fa.