L’Autorità per l’Energia ha annunciato nuovi aumenti in bolletta a partire dal primo di ottobre: la luce costerà il 7,6% in più e il metano salirà del +6,1%. Gli aumenti avranno un affetto immediato sulla spesa annuale delle famiglie italiane che vedranno aumentare le loro uscite di 32 euro per la fornitura di energia elettrica e 61 euro per quella del gas.
Perché aumenta il prezzo della luce e del gas?
Le oscillazioni dei prezzi delle materie prime di luce e gas sono piuttosto frequenti nel mercato energetico perché influenzati da numerose variabili. In questo ultimo caso l’aumento dei prezzi sembra essere causato dallo stop dei reattori nucleari in Francia e dall’aumento dei prezzi dei permessi di emissioni CO2. Due aumenti importanti che si sommano a quelli registrati nel mese di luglio, quando le tariffe erano salite del +6,5% per la luce e dell'+8,2% per il gas.
Per fronteggiare la situazione l’ARERA ha annunciato in un comunicato di voler adottare un’azione di “scudo”, rinnovando il blocco degli oneri generali di sistema. L’intervento dovrebbe garantire un contenimento della spesa di circa 1 milione. Ricordiamo che gli oneri di sistema rappresentano circa il 50% dei costi in bolletta, e coprono tutte quelle spese sostenute per gestire le attività di interesse generale (ad esempio: messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale, incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate e altro ancora).
Le conseguenze per le famiglie e le imprese
Il nuovo aumento sulla spesa per la luce e il gas riguarderà non solo le famiglie, ma anche le imprese. Secondo i primi calcoli la spesa annuale delle famiglie per l’elettricità e il gas metano porterà un aumento di circa 93 euro, con un'inevitabile riduzione del loro potere di acquisto. Per le imprese invece, i rincari delle materie prime renderanno più onerose le attività produttive.