Le modalità di produzione di energia nel nostro Paese costituiscono spesso una tematica sottovalutata poiché la maggior parte degli italiani si trova a far i conti primariamente con il peso sempre crescente dei costi riportati in bolletta, i quali costituiscono un ostacolo non indifferente al buon funzionamento del bilancio famigliare. Il metodo giusto per rispondere a questo stato di cose è assumere un atteggiamento propositivo e, anziché fossilizzarsi sul proprio contratto, provare a confrontare le tariffe di energia elettrica più convenienti e vagliare diverse proposte gas, in modo da farsi un'idea di quello che è il ventaglio di offerte a disposizione sul mercato e scegliere tempestivamente la più idonea.
La comparazione tra le diverse proposte Illumia, Enel Energia, Edison o di altri operatori può portare alla luce anche tutte le tariffe basate su alternative rinnovabili che spesso, per pigrizia o poco approfondimento, non vengono prese in considerazione e che invece rappresentano un potenziale in crescita nel soddisfare il nostro fabbisogno energetico.
A conferma di questo assunto intervengono i risultati della ricerca Terna che dimostrano come, nel primo semestre di quest'anno, il valore cumulato della produzione netta di energia (ovvero 132.057 GWh) risulta in calo del 4,0% rispetto allo stesso periodo del 2013, in particolare è stato registrato un abbassamento della produzione da fonti termoelettriche (gas e petrolio).
Al contempo, ha assunto un particolare rilievo l'aumento del contributo delle rinnovabili: la produzione netta proveniente dai settori idroelettrico, geotermoelettrico, eolico e fotovoltaico, nei sei mesi di analisi, ha raggiunto i 53.068 GWh, cioè più del 40% della produzione netta totale (valore record, che segna un ulteriore aumento rispetto al 36% della produzione nel 2013) e ha contribuito a soddifare il 34,7% della domanda. Le percentuali subiscono un ulteriore aumento se si prende in considerazione anche la frazione del termoelettrico legato alle biomasse, per cui si parla di un 44,7% di energia prodotta e 38,6% della domanda.
Entrando nello specifico di ogni settore, si legge che, per quanto riguarda la generazione di energia elettrica, le fonti rinnovabili hanno registrato un andamento positivo: +11,1% l'idroelettrica, +4,7% la geotermia e +8,6% il fotovoltaico.
Fa eccezione solo l'eolico che, contro tendenza, ha visto calare la produzione dell'8,1%.
La tendenza generale è quella di uno sguardo positivo nei confronti delle potenzialità legate alla produzione di energia da fonti rinnovabili e l'auspicio è che queste possano essere in grado di soddisfare sempre più prontamente le richieste dei consumatori, fornendo energia utile e sostenibile.