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Il Mercato Libero dell'Energia

Slitta al 1°luglio 2020 l’abolizione definitiva del servizio di maggior tutela

Ancora un rinvio per l’abolizione del servizio di maggior tutela, la nuova data per il passaggio obbligatorio al libero mercato è slittata al 1°luglio 2020, e non più per il 1° luglio 2019. Con l’approvazione di un emendamento Lega-M5s al decreto Milleproroghe si allunga di un anno esatto il completamento del processo di liberalizzazione del libero mercato dell’energia, avviato ormai più di 10 anni fa, nel 2007.

Tutti coloro che possiedono un contratto luce e gas in regime tutelato potranno quindi lasciare inalterate le condizioni previste dai piani di fornitura luce e gas, oppure iniziare a sperimentare le offerte del libero mercato scegliendo quelle che meglio si adattano al proprio stile di vita e abitudini di consumo.

Vediamo nel dettaglio come funziona il mercato libero, quali sono le procedure da seguire per effettuare il passaggio dal servizio tutelato e quali sono le soluzioni di fornitura “transitorie” riservate agli utenti che desiderano sperimentare il mercato libero, senza effettuare il passaggio vero e proprio.

 

  1. Mercato energetico: la situazione in Italia
  2. Cosa succederà con l'abolizione del servizio di maggior tutela
  3. Differenze tra mercato libero e il servizio di maggior tutela
  4. Cosa conviene scegliere tra mercato libero e il servizio tutelato?
  5. Qual è il ruolo dell'ARERA nel libero mercato?
  6. Come passare al mercato libero dell'energia?
  7. Come tornare al servizio di maggior tutela?
  8. Servizio Tutela Simile: che cos'è e come funziona??
  9. Cosa sono le offerte PLACET?

 

Mercato energetico: la situazione in Italia

Il mercato energetico italiano vedrà ancora per un anni la coesistenza di due diverse tipologie di mercato: il mercato libero e il servizio di Maggior Tutela. A differenza del primo, caratterizzato dalla presenza di numerose compagnie, il servizio tutelato prevede l’applicazione di una sola prezzo - uno per la luce e uno per il gas - fissato dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti Ambiente), aggiornata ogni 3 mesi in base all’andamento dei prezzi del mercato energetico.

In Italia il processo di progressiva liberalizzazione del mercato energetico è iniziato molti anni fa portando alla nascita di un mercato popolato da numerose compagnie energetiche private in concorrenza tra loro e all’adozione di una politica commerciale fortemente concorrenziale, orientata al prezzo. Un grande cambiamento visto che per molti anni il settore energetico italiano è stato dominato dalla presenza di due sole aziende pubbliche che si occupavano rispettivamente della fornitura di luce e gas.

L’introduzione del mercato libero ha quindi dato maggiori possibilità di scelta al consumatore, favorendo la nascita di tanti operatori energetici, con una conseguente crescita e differenziazione dell’offerta. Una tradizione così radicata che giustifica i tantissimi dubbi dei cittadini e delle stesse istituzioni sul passaggio obbligatorio al libero mercato e sulla maggiore convenienza tra libero mercato e servizio di maggior tutela.

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Cosa succederà con l'abolizione del servizio di maggior tutela?

Stando agli ultimi eventi, l’abolizione del servizio di maggior tutela per luce e gas avverrà il 1° luglio del 2020. Entro questa data tutti gli intestatari di un contratto in regime tutelato dovranno passare obbligatoriamente al mercato libero, scegliendo a quale operatore di energia affidare le utenze di luce e gas. Questo porterà un cambiamento anche nell’attività gestite dall’ARERA che non stabilirà più i costi delle tariffe di luce e gas, ma continuerà a svolgere un ruolo di vigilanza sul comportamento degli operatori nel mercato libero.

Sul fronte delle compagnie invece si assisterà ad una "fase di semplificazione". Ciò vuol dire che tutte le compagnie energetiche attive su entrambi i mercati e con doppia denominazione, passeranno ad una sola. Per fare qualche esempio: Enel Servizio Elettrico Nazionale verrà abolita, mantenendo esclusivamente la formula Enel Energia per il libero mercato. Anche A2A - la multiutility lombarda - manterrà solo la formula A2A mercato libero, con la denominazione A2A Energia.

Il processo di liberalizzazione dell’energia elettrica in Italia

In Italia la gestione dell’energia elettrica è stata affidata per molti anni ad una sola azienda: l’Enel, Ente Nazionale per l’energia elettrica.  Solo con l’introduzione del decreto Bersani (decreto legislativo 16 marzo 1999 n.79) le cose sono progressivamente cambiate. Recependo la direttiva europea 96/92/CE, si è dato il via alla progressiva liberalizzazione del mercato, con l’applicazione di varie misure che hanno trasformato il sistema elettrico nazionale.

La produzione e l’importazione dell’energia elettrica sono così passate ad un regime di libero mercato come pure il processo di vendita dell’energia. Il decreto ha previsto un passaggio graduale verso la liberalizzazione, suddividendo gli utenti in due gruppi: i clienti idonei, ovvero in grado di acquistare energia nel libero mercato, come ad esempio le grandi fabbriche, che consumavano molta energia e avevano quindi maggior forza contrattuale; e i clienti vincolati, che invece dovevano continuare comprare energia dallo Stato, attraverso una società denominata Acquirente Unico.

Le soglie di consumo per poter accedere al mercato libero sono state gradualmente abbassate, fino alla totale liberalizzazione avvenuta il 1° luglio 2007: da quel giorno anche le utenze domestiche, ovvero i privati, hanno potuto cominciare a comprare energia nel libero mercato.

Il processo di liberalizzazione del gas naturale

Nel mercato del gas dominava invece l’Eni (Ente Nazionale Idrocarburi, nato nel 1953). L’input verso la liberalizzazione del settore è arrivato anche in questo caso da una direttiva europea (la 98/30/CE nello specifico), che è stata recepita dal governo italiano con il decreto Letta nel 2000. Il monopolio Eni è stato ridotto imponendo dei tetti massimi alle quote di gas che una singola azienda può immettere e vendere nel mercato nazionale.

Il mercato è stato prima aperto a tutti i clienti industriali, termoelettrici e alle imprese di distribuzione, e solo dal 1° gennaio 2003 anche a tutte le utenze domestiche. Tuttavia, dagli ultimi forniti dall'Autorità pare che in 10 anni di introduzione del mercato libero ancora pochi italiani abbiano deciso di sceglierlo. Per il settore dell’energia elettrica, ad esempio, le stime più recenti mostrano come oltre il 60% dei clienti sia rimasto nel servizio a maggior tutela, di cui 20 milioni di consumatori domestici e 4 milioni di PMI.

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Differenze tra mercato libero e il servizio di maggior tutela

Nel servizio a maggior tutela le tariffe sono aggiornate ogni 3 mesi dall’Autorità dell’Energia in base all’andamento dei prezzi delle materie prime. Nel mercato libero invece ogni operatore può proporre liberamente le sue tariffe, impostare la sua politica commerciale per sostenere la concorrenza e per conquistare nuovi clienti.

Questo approccio al mercato ha quindi portato alla creazione di diverse tipologie di offerte e alla ideazione di promozioni speciali che si adattano alle esigenze delle diverse tipologie di clientela e si rinnovano con una certa rapidità.

La prima variabile che caratterizza le offerte luce del libero mercato riguarda la possibilità di scegliere tra tariffe monorarie e tariffe biorarie.  

  • Una tariffa monoraria applica un unico prezzo per la componente energia, valido per l’intera durata della giornata.
  • Una tariffa bioraria prevede un prezzo diverso in base alle fasce orarie e giorni di consumo.  Alcune compagnie propongono anche tariffe multiorarie che prevedono tre fasce orarie distinte ognuna con prezzo diverso. La maggior o minor convenienza di queste opzioni dipende chiaramente dalle abitudini di consumo.

Le offerte di energia elettrica e gas possono prevedere anche tariffe a prezzo bloccato e tariffe a prezzo indicizzato. Con le prime si ha la certezza di bloccare il prezzo della materia prima per un certo periodo, in genere di 12 o 24 mesi. Le offerte a prezzo indicizzato prevedono l’applicazione di un prezzo variabile, calcolato mensilmente sulla base di un indice di riferimento.

A queste possibilità di scelta, si aggiunge la tendenza diffusa tra molte compagnie del mercato libero di abbinare alle tariffe delle promozioni e offerte speciali. Ad esempio, alcune tariffe propongono uno sconto sul costo della materia prima a partire dal secondo anno di attivazione; altre forniscono ai loro clienti strumenti per analizzare e tracciare il consumo di energia, altre ancora includono nell’attivazione dei contratti un abbonamento internet o pay tv.

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Cosa conviene scegliere tra mercato libero e il servizio tutelato?

Il tema è di certo dibattuto. Per ora una parte degli italiani continua a tenere in attivo le offerte sottoscritte in regime di maggior tutela. Forse perché le tariffe del libero mercato vengono percepite come più insidiose e poco trasparenti, soprattutto dalla fascia della popolazione anziana, meno abituata a confrontarsi con un’offerta così ampia e diversificata.

Il mercato libero può infatti risultare difficile da navigare, ma offre dei vantaggi impossibili con la Maggior Tutela. Uno dei vantaggi principali riguarda la possibilità di trovare delle offerte compatibili con il proprio stile di vita e per questo in grado di assicurare un buon margine di risparmio. A questo si aggiungono i numerosi interventi da parte dell’Autorità e delle compagnie mirati a garantire una maggiore trasparenza dei contratti.

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Qual'è il ruolo dell'ARERA nel libero mercato?

Il ruolo principale dell’ARERA è vigilare sul corretto comportamento delle compagnie energetiche private. Oltre alla promozione della concorrenza e dell’efficienza nel settore dell’energia, l’Autorità ha il compito di tutelare i diritti degli utenti. Nel corso di questi anni ha infatti cercato di garantire la trasparenza del mercato energetico introducendo delle procedure regolamenti con lo scopo di dare al consumatore la possibilità di scegliere in modo consapevole l’offerta più conveniente tra quelle proposte dal mercato.

Tutte queste norme sono raccolte nel “Codice di condotta commerciale”, emanato nel 2010: al suo interno vi sono le regole che i venditori di luce e gas devono applicare per far sì che il cliente abbia sempre tutti i dati di cui ha bisogno quando confronta le offerte o stipula un contratto. Le norme disciplinano infatti la comunicazione promozionale, l’indicazione dei prezzi e delle fonti energetiche utilizzatei criteri di redazione del contratto, e ogni altro aspetto utile per garantire la corretta informazione del consumatore.

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Come passare al mercato libero dell'energia?

Passare al libero mercato è molto semplice. La prima cosa da fare è studiare attentamente le proposte presenti sul mercato e, una volta scelta la più vantaggiosa e contattare il servizio clienti e comunicare i dati dell’intestatario del nuovo contratto. A momento dell’attivazione bisognerà fornire l’indirizzo esatto a cui si riferisce la fornitura, il codice POD per la corrente elettrica e codice PDR per la fornitura di gas, le coordinate bancarie in caso di domiciliazione automatica dei pagamenti.

Sara il nuovo fornitore ad occuparsi delle questioni tecniche e amministrative. Non sono previsti interventi al contatore o agli impianti, il pagamento di costi extra o interruzioni ai servizi di fornitura.

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Come tornare al servizio di maggior tutela?

Il passaggio al libero mercato non è irreversibile, infatti e possibile tornare in regime tutelato in qualunque momento e senza alcun costo aggiuntivo. Le uniche spese necessarie saranno l’imposta di bollo di 14,62 euro e il deposito cauzionale pari a 5,16 euro per kW.

Per recedere dal contratto luce e gas bisognerà dare al fornitore almeno un mese di preavviso e inviare una richiesta in forma scritta con una raccomandata con ricevuta di ritorno, riportando le seguenti informazioni: i dati anagrafici dell’intestatario del contratto, il codice fiscale, una fotocopia del documento d’identità, l’indirizzo dell’abitazione e il codice POD e/o PDR.

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Servizio Tutela Simile: che cos'è e come funziona?

Per favorire il passaggio al libero mercato, l’ARERA ha istituito dal 1° gennaio 2017 il servizio di “Tutela Simile”. Grazie a questa iniziativa tutti gli utenti che fanno ancora parte del servizio tutelato potranno conoscere le offerte per l’energia elettriche del libero mercato e sperimentare i servizi delle varie compagnie.

Il servizio di Tutela Simile consente infatti di sottoscrivere con una compagnia nel mercato libero una particolare tipologia di contratto, che per 12 mesi offrirà le stesse condizioni della maggior tutela ma con in più il vantaggio di un “bonus di benvenuto” applicato sulla prima bolletta. L’entità del bonus varia a seconda della compagnia: può andare dai 10 ai 115 euro, ma ti verrà corrisposto solo a patto che non si receda anticipatamente dal contratto.

Al termine dei dodici mesi, il consumatore avrà tre opzioni:

  • restare con lo stesso operatore energetico, scegliendo tra le offerte che propone nel mercato libero;
  • passare ad un'altra compagnia sempre in regime di libero mercato;
  • non concludere alcun nuovo contratto: resterà allora con lo stesso operatore, ma a delle condizioni contrattuali regolate da ARERA.

Si può aderire a Tutela Simile entro il 30 giugno tramite l’apposito sito www.portaletutelasimile.it, dove sono elencate le varie offerte delle compagnie energetiche aderenti al servizio e in possesso dei requisiti previsti dall’Autorità dell’Energia.

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Cosa sono le offerte PLACET?

Le offerte luce e gas PLACET sono un’altra soluzione pensata per agevolare l’ingresso degli utenti in regime nel libero mercato. Introdotte dall’Autorità lo scorso marzo, le offerte PLACET (acronimo di Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela) prevedono:

  • un unico prezzo per la materia prima, stabilito dal fornitore e rinnovato ogni 12 mesi;
  • l’Autorità stabilisce la struttura del prezzo e le condizioni;
  • non prevedono nessun servizio aggiuntivo.

Tutte le compagnie del libero mercato hanno incluso nella loro proposta commerciale queste specifiche offerte rivolte alla clientela domestica e alle imprese di piccole e medie dimensioni. I contratti delle offerte PLACET hanno durata indeterminata, ma garantiscono al cliente la possibilità di recedere dal contratto in qualunque momento o in seguito all’aggiornamento annuale dei prezzi di luce e gas.

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