Gas metano per uso domestico
Metano e GPL: i gas per uso domestico
Risparmiare sul costo del gas è sicuramente un’esigenza comune a tutti. Scegliere la tariffa del gas più vantaggiosa e più adatta alle proprie esigenze vuol dire valutare con attenzione i propri consumi, ma anche considerare che esistono fondamentalmente due tipi di gas per uso domestico: il metano ed il GPL (Gas di petrolio liquefatto). Il metano, chiamato impropriamente gas di città perché costituito da una miscela di più gas, è un idrocarburo molto semplice formato da un atomo di carbonio legato a 4 di idrogeno; per cui la sua formula chimica è CH4, e si trova in natura sotto forma di gas.
Il metano è incolore, inodore ed insapore, quindi per essere distribuito nelle reti domestiche deve essere “odorizzato” attraverso un processo di lambimento di un liquido dal caratteristico “odore di gas” (spesso si tratta del tetraidrotiofene). Questo procedimento, assolutamente indispensabile, viene eseguito per rendere “avvertibile” la presenza di gas nell'ambiente e, dunque, diminuirne la pericolosità per l'uomo e per l'ambiente.
Il metano brucia in presenza di ossigeno originando anidride carbonica, acqua e calore; ovvero proprio quella “reazione” che si sfrutta per tutti i più comuni impieghi domestici, dal riscaldamento alla cucina. Il metano arriva nelle abitazioni private direttamente in forma gassosa grazie ad una rete capillarizzata di tubature che lo distribuiscono su gran parte del territorio nazionale. In questo modo, è possibile pagare soltanto per l’effettivo consumo di gas e non si rende necessario l'utilizzo di serbatoi di accumulo.
Le principali fonti di emissione di metano (classificato anche come biogas) nell'atmosfera sono: decomposizione di rifiuti solidi urbani nelle discariche; fonti naturali come paludi (23%); estrazione da combustibili fossili (20%); processo di digestione degli animali (17%); batteri trovati nelle risaie (12%); riscaldamento o digestione anaerobico delle biomasse.
Il GPL, seconda tipologia di gas destinata all'uso domestico, detto anche gas di petrolio liquefatto, è una miscela di idrocarburi, in cui il propano è presente con una componente maggioritaria.
Il GPL ha assunto questo nome perché i suoi componenti sono in fase gassosa a temperatura ambiente e pressione atmosferica, e vengono liquefatti mediante compressione per rendere più economico il loro trasporto. Il vantaggio che si ottiene è rendere la densità della miscela circa 250 volte la sua densità allo stato gassoso, riducendo così il volume a parità di massa (e quindi di energia producibile): questa logica rende possibile l'utilizzo di contenitori a pressione di dimensioni relativamente limitate.
Il GPL è un combustibile facilmente reperibile, a basso impatto ambientale (non inquina l'acqua e le falde acquifere, e il suolo) e con un'elevata resa energetica e calorifica. Il GPL, complice il basso contenuto di zolfo e una combustione completa, con modeste quantità di residui, contribuisce a ridurre l'impatto ambientale determinato dall'inquinamento, favorendo una migliore qualità dell'aria e una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.