Decreto Governo Monti e assicurazione auto: cosa cambia? - Video Guida
Le novità e gli effetti del decreto sulla RC auto. Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney, spiega come il decreto può incidere sulle tasche degli Italiani.
Andrea Manfredi parla di Rc auto a Class Tv - Testo integrale
Bentornati in studio con “Primo tempo”. Parliamo del Governo Monti, non per fare un discorso politico quest’oggi, ma perché al centro delle attenzione del Governo Monti ci sono le liberalizzazioni. Liberalizzazioni che interesseranno anche il campo delle assicurazioni auto. E allora subito la rubrica “I Nostri Soldi”. E con la nostra rubrica vogliamo oggi proprio scoprire e andare nel dettaglio di quello che cambierà con il Decreto sulle Liberalizzazioni, cosa cambierà soprattutto per gli automobilisti e dunque per i consumatori. Con noi salutiamo e ringraziamo in studio Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney.eu, un sito che già si occupa di rilevare e di confrontare, quindi di mettere a confronto diverse situazioni, tra cui anche le assicurazioni, cosicchè il consumatore possa scegliere con maggiore libertà e anche all’insegna del risparmio.
Risparmiare sull'Rc auto è possibile già oggi, ma è molto importante anche confrontare, perché le assicurazioni offrono diversi tipi di tariffa a seconda del profilo di consumo. Quindi confrontare, come il Governo Monti con queste liberalizzazioni ha dimostrato e ha voluto anche sancire per legge, è la modalità migliore per poter concretamente risparmiare dei soldi.
Ecco i punti chiave su cui si sta lavorando è sicuramente quello della riduzione del costo dell’Rc auto che aumentava sempre di più e anche però il tentativo di ridurre le frodi. Noi partiamo dal primo punto, che forse è quello che interessa maggiormente, perché potendo scegliere possiamo anche risparmiare tantissimo. E’ corretto dire questo?
Questo è molto corretto. Vediamo concretamente cosa sta facendo il Governo Monti per diminuire il costo delle polizze Rc auto. La prima cosa molto importante è che le compagnie assicurative, per i guidatori virtuosi, dovranno applicare su tutto il territorio nazionale la stessa tariffa. Quindi non sarà più possibile per una compagnia avere una tariffa di 100 per gli automobilisti bravi a Milano e di 500 a Ragusa.
Perché adesso è così la situazione? Nord e Sud: a Nord si paga in un modo, a Sud in un altro.
Nord e Sud sono molto discriminati. Praticamente la risposta degli assicuratori è l’andamento tecnico, il numero di sinistri è differente,e ciò ha una sua verità, ma è importante sancire il principio che chi è un buon guidatore è un buon guidatore in tutt’Italia. Quindi il primo punto concreto è nel momento in cui voi siete dei buoni guidatori, controllate bene, perché al prossimo cambio di polizza avrete un grosso vantaggio sul costo dell’assicurazione.
Quindi un vantaggio che si farà sentire.
Si farà sentire in modo concreto. Il secondo grosso vantaggio è dato dal fatto che le compagnie assicurative dal prossimo rinnovo, dovranno, se il Decreto verrà chiaramente approvato nella forma in cui è oggi, chiaramente, dire quale sarà il prezzo di rinnovo della polizza Rc auto, quindi l’anno successivo, nel caso in cui l’assicurato non faccia incidenti. Questo è un elemento fondamentale, ancora oggi poco discusso, perché è prassi abbastanza usuale che le compagnie applichino una tariffa per prendere il consumatore e l’anno dopo rinnovino ad un prezzo molto simile anche se non ci sono stati incidenti.
Ecco questo è all’insegna della maggiore trasparenza.
Questo è all’insegna della maggiore trasparenza e ancora, permetterà un concreto risparmio perché gli assicurati potranno valutare fin da subito qual è la compagnia che non nell’anno immediato, ma nei due anni, nei tre anni, potrà offrire uno sconto maggiore rispetto alle proprie esigenze.
Si è parlato di scatola nera anche per le auto e il tagliandino che se ne va, che ci abbandona. La scatola nera però non è obbligatoria, nel senso che ciascun automobilista può decidere se installarlo o meno sulla sua auto. Intanto quant’è il costo dell’installazione o soprattutto che cosa ci premette di ricavare, di guadagnare l’installazione?
La scatola nera è uno strumento molto importante, sia per risparmiare, sia per essere più sicuri all’interno del proprio abitacolo, del proprio veicolo, soprattutto in caso di incidente. La scatola nera potrà essere installata. I costi dell’installazione, stando alle ultime istanze del Decreto, saranno a carico delle compagnie, quindi non saranno a carico degli assicurati. Si presume, è per legge fissato che le compagnie dovranno applicare uno sconto a chi vorrà avere la scatola nera.
Quindi lo sconto sulla polizza.
Sì, sul premio, sulla polizza Rc auto. In questo momento per legge non è stato determinato l’ammontare dello sconto, ma rispetto ai test che Isvap ha fatto in regioni, in province precedentemente, è presumibile che sia almeno del 10 %. Considerando che il premio medio in Italia sono 500 euro, vuol dire che solo per installare la scatola nera si potranno avere 50 euro di sconto sulla propria tariffa. Quindi la scatola nera può dare un vantaggio importante. I tagliandini dell’assicurazione che si dematerializzano…
Quelli che mettiamo su cruscotto
Quelli da mettere sul cruscotto per intenderci, la dematerializzazione non porterà necessariamente una riduzione dei costi, però sarà molto più facile con strumenti elettronici capire chi non avrà la polizza e chi non ha la polizza rappresenta un costo implicito per il sistema. Quindi andare a far assicurare quelle persone per medio termine, quindi in due, tre anni, assicurerà un ribasso delle tariffe per tutti. C’è un’altra norma molto importante che farà scendere i prezzi in modo considerevole, che è l’obbligo di fornire all’assicurato nel momento di sottoscrizione del contratto, quindi quando si fa la polizza, di mettere almeno tre preventivi Rc auto. Quindi l’agente dovrà dare almeno tre preventivi a chi in quel momento sta comprando la polizza.
Dare la possibilità di scelta. Intanto abbiamo Salvatore da Napoli al telefono, sentiamo anche cosa ci dicono i telespettatori. Salvatore, bentrovato.
L’anno scorso ho subito 150 euro di aumento e adesso da 250 sono passato a 430, praticamente sono altre 161 euro, in due anni sono 400 euro di aumento.
Ma l’aumento perché lei ha fatto molto incidenti?
No, nessun incidente.
Nessun incidente. E’ possibile, Andrea, senza fare incidenti?
Lei ha ragione, questa è un’ottima domanda perché entra nel cuore del punto di quello che il Governo sta facendo. Le compagnie possono aumentare le tariffe?Sicuramente l’hanno fatto perché probabilmente semplicemente nella sua area di residenza il numero di sinistri sarà aumentato, quindi la sua compagnia ha alzato i prezzi. Cosa succede? Se lei come ci dice è un automobilista virtuoso, quindi non fa incidenti ed è nella miglior classe di merito, lei dal prossimo anno si vedrà un significativo calo del costo dell’assicurazione, legato al fatto che la sua tariffa non sarà più legata alla sua regione o città di provenienza, ma sarà uguale per tutto il territorio nazionale.
E infatti quello che dicevamo prima o no?
Lei sarà esattamente uno di quegli automobilisti a beneficiare di questo decreto.
E’ tutto positivo. Ma c’è anche da parte degli automobilisti maggiore libertà di scelta, ad esempio quando si fa un incidente, da quale carrozziere andare? Perché magari prima si andava da quelli che in convenzione con la propria compagnia assicurativa. Invece cosa cambia? Da questo punto di vista c’è qualcosa di diverso?
La prima espressione del Decreto Monti, del Decreto Liberalizzazioni prevedeva che chi avesse scelto la carrozzeria indicata dalla compagnia avrebbe avuto una riduzione del 30% sull’ammontare della fattura. Invece la nuova disposizione che è quella attualmente in Senato non prevede più questa riduzione, quindi di fatto si torna al regime precedente, dove non c’è obbligo da parte dell’assicurato di portare la macchina presso la carrozzeria convenzionata con la compagnia assicurativa. Si ritorna a una piena libertà. Questo chiaramente rientra nel meccanismo che può generare delle frodi o può generare definiamoli degli aggiustamenti, però è quanto finora è stato definitivo.
Infatti perché, diciamo il secondo punto, c’è stato un bel giro di vite per quanto riguarda le pene che verranno inasprite per i cosiddetti furbetti. Stanno cercando un po’ di colpire tutti i furbi che ci sono nel nostro paese. In che senso? Su cosa verranno colpiti maggiormente?
La cosa principale è derivata dal fatto che le microlesioni non saranno più oggetto di risarcimento. Quindi addio ai colpi di frusta. Quello che prima tutti si poteva dichiarare: “Ho un po’ di mal di collo”.
Ci si aggrappava un po’ a questo.
E non serviva una certificazione diagnostica, perché il colpo di frusta non è diagnosticabile, dall’introduzione di questa nuova legge non sarà causa di rimborso, quindi ci possiamo tutti dimenticare questa forma.
Ma se si prende veramente il colpo di frusta?
Il colpo di frusta, non essendo certificabile dalla diagnostica, non sarà più un elemento di rimborso per gli assicurati, sarà necessario che vengano riportati anche altri danni fisici su cui si manterrà ancora ovviamente la possibilità di ottenere dei rimborsi. Per i cosiddetti furbetti la pena è stata inasprita, non si parla più di pene da 6 mesi, ma la pena va da un anno a 5 anni di reclusione. Quindi di nuovo questo è un segnale molto chiaro che oggi chi froda sulle assicurazioni Rc auto rischia molto. Devo dire che su questo il Governo Monti è stato molto equo perché così come ha inciso i modo profondo sulle dinamiche di prezzo delle compagnie assicurative per portare un grosso vantaggio agli assicurati e quindi alle persone, d’altro canto ha anche agito in modo molto forte sulle repressione del fenomeno delle frodi. Un piccolo studio che ha fatto SuperMoney alcuni mesi fa faceva vedere come due italiani su tre non ritengono che frodare le assicurazioni sia una cosa sbagliata, ritengono che tutto sommato un aiutino dalle assicurazioni, due casi su tre, sia corretto averlo. Ecco il Governo Monti oggi su questo sembra molto determinato.
Forse si dice sempre le paghiamo e non otteniamo quello per cui paghiamo e a questo punto facciamo qualcosa anche noi. Ma le assicurazioni del Decreto Liberalizzazioni cosa ne pensano?
Le assicurazioni sono molto scontente per tutto quello che attiene la distribuzione, quindi non ritengono che i loro agenti debbano presentare tre preventivi Rc auto ai propri clienti. Chiaramente sono molto contente di tutto quello che invece rientra sul campo di contrasto alle frodi, perché per le assicurazioni il 20% dei costi totali mal contati sono rappresentati dai colpi di frusta, quindi eliminare questa base di costo che è sempre stata incerta per loro è un grande vantaggio e un grande punto a favore.
Quindi Andrea si può fare una stima del risparmio effettivo per i consumatori? Cioè quanto potremmo risparmiare in un anno sulla polizza auto?
Prendiamo il consumatore medio. Un consumatore medio oggi ha un premio di polizza Rc auto intorno ai 500 euro. Noi stimiamo che sia possibile per il consumatore medio a regime, quindi quando tutto questo sarà implementato, risparmiare fino a 150 euro e pagare la propria polizza 350 euro. Questo è derivato dal fatto che ci sarà una riduzione dei costi legati al colpo di frusta, una riduzione dei costi legati alla scatola nera. La somma di queste due cose darà un grosso beneficio.
Quindi meno spreco di soldi anche da parte delle assicurazioni che non devono più pagare i furbetti, di conseguenza possiamo risparmiare noi, insomma tutti coloro che sono virtuosi e non ingannano. Questo è un po’ il senso.
Esattamente.
Grazie ad Andrea Manfredi di SuperMoney.eu, per questi consigli e per “I Nostri Soldi” anche oggi abbiamo terminato.