Una famiglia Italiana spende il 13% del proprio reddito complessivo per il trasporto privato. Il costo di un'autovettura può essere già di per sè considerevole, ma se aggiunto alle spese connesse al suo mantenimento non c'è da stupirsi che la cifra salga vertiginosamente. Per ovviare a questo problema, un primo passo è selezionare attentamente le opzioni a disposizione, ad esempio confrontando i preventivi delle migliori assicurazioni auto.
Risparmiare sulle assicurazioni grazie ad esempio alle offerte di Genialloyd, Direct Line, Quixa, ecc. può però non essere sufficiente. Specialmente se il costo del trasporto privato si esprime in termini di qualità di vita. Da un'indagine Eurispes emerge che il sistema di mobilità italiana andrebbe interamente rivisto, poichè causa di troppi disagi per i cittadini, costretti a trascorrere ore ed ore in coda. Le città europee più congestionate? Milano e Roma. "Velocità medie anche inferiori ai 10 Km/h, analoghe ai tempi della prima industrializzazione e tempi di trasferimento che raggiungono rispettivamente oltre 70 ore anno per abitante per Milano e oltre 45 per Roma, si associano a una infrastrutturazione particolarmente deficitaria o, meglio, del tutto sbilanciata sulla viabilità stradale "generalista"" riporta il rapporto Eurispes.
A fare le spese dell'inefficienza delle infrastrutture italiane sono ancora una volta le famiglie, che investono nel trasporto privato il 13% del loro reddito complessivo. Fra le soluzioni proposte da Eurispes troviamo l'allineamento del tasso di motorizzazione italiano ai livelli europei e la messa a punto di itinerari semaforizzati preferenziali, con possibili forti incrementi di velocità commerciale.
Il rapporto Eurispes contiene anche i dati relativi ad un'indagine tra gli utenti del trasporto su spostamenti quotidiani, l'utilizzo dei diversi mezzi di trasporto, giudizio sulla qualità del servizio offerto dal trasporto pubblico. Questo ultimo dato sorprende piacevolmente, dal momento che la valutazioni positive circa il trasporto pubblico sono più numerose di quelle negative per quanto riguarda i treni, i taxi e la metropolitana. Più numerosi sono i giudizi negativi relativi al servizio offerto dagli autobus extraurbani e urbani e i tram.