Nessun taglio alle multe pagate entro cinque giorni dalla contestazione o notificazione, almeno per adesso. A fermare la proposta presentata dal democratico Michele Meta, presidente della Commissione Trasporti alla Camera, ci ha pensato l'esecutivo, che si è dato qualche giorno di tempo prima di decidere la linea da seguire. Contrario allo sconto del 20% sulle future contravvenzioni anche il Movimento 5 Stelle, ufficialmente "in disaccordo con la riduzione indiscriminata dell'importo delle sanzioni" secondo quanto affermato in sede parlamentare dal deputato Ivan Catalano.
La proposta di legge in questione, firmata da numerosi esponenti di Partito Democratico e Popolo della Libertà, prevedeva in origine sia il suddetto "premio" per gli automobilisti tempestivi nell'estinzione della multa che altre forme di incentivo e di semplificazione rispetto al sistema finora vigente, tra le quali la facoltà (sempre per i trasgressori "virtuosi") di saldare l'importo direttamente, servendosi dei moderni strumenti di pagamento elettronico.
Alla luce del serrato contraddittorio rilevato in commissione, il sottosegretario alle Infrastrutture Rocco Ghirlanda ha deciso di interpellare i colleghi dei ministeri competenti in materia (Giustizia, Economia e Interno), "per acquisirne le valutazioni ai fini di una compiuta espressione sul provvedimento in esame".
Nell'attesa che maggioranza parlamentare e governo trovino l'agognata quadratura del cerchio in tema di importo e forme di riscossione delle sanzioni per violazione delle norme codice della strada, gli automobilisti italiani dovranno ovviamente seguire le regole ancora in vigore, procedendo al pagamento delle multe già ricevute nel modo e nei tempi indicati in sede di contestazione/notificazione dal pubblico ufficiale o agente accertatore.