Un decreto del ministero dei Trasporti fissa le caratteristiche della cosiddetta "scatola nera" che sarebbe messa a punto con il preciso intento di fermare il caro delle assicurazioni auto che imperversa su milioni di automobilisti italiani ormai da qualche anno.
Questi dispositivi, secondo il Governo,dovranno registrare la velocità del veicolo e determinare le dinamiche di eventuali incidenti; inoltre dovranno essere ancorati a elementi fissi e rigidi del veicolo, garantire una stabilità superiore al 99% dei dati raccolti e segnalare in maniera tempestiva eventuali malfunzionamenti e tentativi di manomissione.
Le "Black Box" dovranno contenere un ricevitore elettronico GPS per la geo-radiolocalizzazione terrestre tramite una rete di satelliti artificiali, un accelerometro triassiale a bassa distorsione e un dispositivo di telefonia mobile General Packet Radio Service (GPRS) per la trasmissione dati.
Dovranno essere dotate inoltre di una memoria che le renda in grado di memorizzare eventuali informazioni, che saranno "accumulate" tra due trasmissioni dati consecutive. Il governo Monti da circa un anno ha sempre spinto a favore dell'utilizzo di questo dispositivo non solo per diminuire i prezzi dell'RCA, promettendo "significative riduzioni di prezzo" per tutti gli assicurati che acconsentiranno all'installazione di questi meccanismi elettronici ma anche per arginare il fenomeno delle truffe, rendendo difatti impossibile qualunque tipo di "sinistro fasullo".
Tuttavia, si sollevano alcune perplessità sull'utilizzo di questi dispositivi che di fatto violano la privacy di coloro che li utilizzano; inoltre l'ANIA (l'associazione delle assicurazioni) sottolinea che comunque i costi derivanti da questi dispositivi saranno comunque a carico delle compagnie. Siamo proprio sicuri che ci siano delle "significative riduzioni di prezzo"?