Che cos'è l'eCall? E' la scatola nera europea, un dispositivo che potrebbe salvare la vita a molte persone e anche rivoluzionare il mondo delle assicurazioni auto. Come funziona? Può attivarsi automaticamente oppure in modalità manuale. La modalità automatica si attiva quando esplode uno degli airbag dell'autovettura e il sistema ne registra l'evento. La chiamata parte immediatamente, segnalando le coordinate geografiche del luogo in cui si è verificato il sinistro. Inmodalità manuale invece, è l'autista ad attivare il dispositivo che, abbinato ad una unità di localizzazione satellitare, invia al "112" il segnale di soccorso fornendo tutte le indicazioni utili per l'immediato intervento di assistenza.
Le stime effettuate dall'unione europea prevedono che, quando sarà entrato a regime, l'eCall potrà salvare circa 2500 vite umane e ridurre del 10-15% il numero dei feriti dovuti ad incidenti stradali. Inoltre, c'è da considerare un altro elemento. Quando si chiede assistenza, spesso, in preda al panico e allo shock, si danno informazioni parziali ed approssimative, quando, specie nei casi d'emergenza, ogni secondo diventa fondamentale e l'esattezza dei dati forniti ai soccorritori. Ecco che quindi, la trasmissione immediata, per via elettronica, delle coordinate satellitari del luogo ove è avvenuto l'incidente, potrebbe accelerare del 40-50% i tempi di intervento.
La tecnologia per la realizzazione dell'eCall è già disponibile e dotare ogni singola autovettura del dispositivo costerebbe alle case costruttrici un centinaio di euro a mezzo. A livello comunitario sono già anche state definite le norme che regolano la gestione delle chiamate, tenuto anche conto della delicata problematica della privacy. Ovvero: sino a dove ci si può spingere senza violare la libertà individuale? A questo quesito ha risposto la normativa comunitaria che prevede che l'eCall possa essere utilizzato per monitorare e localizzare una persona solo in seguito ad un incidente e non per altri fini.
Ad oggi, solo lo 0,4% dei veicoli circolanti sul territorio comunitario europeo è dotato del dispositivo: la casa automobilistica che ha creduto maggiormente in questo strumento è il gruppo PSA che lo ha installato su un milione di veicoli circa, a partire dal 2003 (Peugeot Connect e Citroen e-Touch). Le statistiche di questi dieci anni dicono che, in 10 Paesi Europei, le chiamate d'emergenza sono state 5.500.
Ora ci si aspetta una decisa accelerazione nel processo di introduzione del dispositivo elettronico, affinché al più presto ogni veicolo possa essere dotato di questo strumento che potrebbe salvare diverse vite umane.