Assicurazione auto, riformare l'intero comparto assicurativo italiano, in particolare l'Rc Auto attraverso un tavolo permanente attivo presso il Ministero per lo Sviluppo Economico con la partecipazione fondamentale dell'AGCM e dell'Ivass: questo è l'obiettivo primario del sottosegretario di Stato Simona Vicari ribadito in queste ore nel corso della XII edizione dell'Insurance Day svoltosi a Milano.
Alle domande dei cronisti la Vicari, che presiede il tavolo tecnico, ha sottolineato l'urgenza di allineare i costi dell'Rc Auto applicati in Italia ai prezzi praticati negli altri Paesi membri dell'Ue, che al momento risultano nettamente inferiori ai nostri. Il sottosegretario ha spiegato inoltre di aver inviato congiuntamente all'Ania e alle imprese assicurative un ventaglio di proposte che, una volta approvate, entreranno immediatamente in vigore per rivitalizzare il settore.
Ma quali dovrebbero essere le maggiori novità della riforma Rc auto?
- Definizione del nuovo criterio per le compensazioni tra imprese attinenti al risarcimento diretto del danno Rc auto;
- Diffusione della telematica assicurativa, attraverso l'offerta volontaria delle cosiddette scatole nere;
- Tempi e modalità rapidi e certi per la realizzazione dell'archivio integrato antifrode presso l'Ivass e completamento i passaggi necessari all'avvio del processo di dematerializzazione dei contrassegni assicurativi e dell'attestato di rischio;
- Potenziamento del risarcimento in forma specifica anche fuori dal sistema diretto;
- Il "contratto base" verrà redatto in forma definitiva e potrà essere fornito anche attraverso il web, consentendo così anche l'utilizzo più efficace del servizio "TuoPreventivatore";
- Possibili interventi e modifiche dell'attuale sistema "bonus malus";
In attesa della riforma protestano i taxisti partenopei.
Nella giornata di ieri, ricordiamo lo sciopero dei Taxi avvenuto a Napoli per contestare contro il "caro assicurazione": per le strade della città campana, hanno sfilato moltissimi manifestanti esausti dei continui rincari e della poca operatività delle istituzioni.
In Italia infatti, negli ultimi vent'anni, le tariffe delle polizze obbligatorie hanno raggiunto aumenti del 245% per le auto e fino al 480% per le due ruote, finendo per sottrarre sullo stipendio di un automobilista medio circa il 6,5% l'anno, un problema che dipende anche dai tanti veicoli in giro non assicurati, attualmente circa 4,5 milioni.