Un'indagine di mercato condotta dal comparatore online assicurazioneauto.it nelle ultime settimane del 2013, esprime alcuni dati sul livello di fiducia dei cittadini italiani nei confronti delle compagnie assicurative, generaliste e dirette. Si parla, ancora una volta, di RcAuto.
Il numero complessivo dei soggetti intervistati non è stato reso noto; il questionario - composto da venti domande - è stato somministrato telematicamente ed in forma completamente anonima. Sebbene, secondo il sito di comparazione, il campione di riferimento sia stato individuato allo scopo di coprire tutto il territorio nazionale, il nord è stato rappresentato per il 60%, il centro per il 30% ed il sud per il 10%; più omogenee le percentuali per quanto riguarda le fasce di età coinvolte: il 30% del campione è stato costituito da soggetti di età compresa fra i 20 ed i 25 anni, il 50% da soggetti tra i 26 ed i 38 anni ed il 20% da assicurati nella fascia di età 50-64 anni.
Dal sondaggio è emerso che nonostante il 44% degli intervistati sia interessato alla stipula di una polizza via web, l'86% ha in effetti sottoscritto un contratto assicurativo presso una compagnia tradizionale e soltanto l'11% ha deciso di affidarsi ad una impresa diretta.
Il 45% degli assicurati che non ha optato per una polizza online ha preferito di non rinunciare alla consulenza offerta dal proprio agente assicurativo, mentre il 36% ritiene le imprese generaliste maggiormente affidabili.
Non solo: come più volte sottolineato dall'Antitrust, gli assicurati italiani si dimostrano poco "mobili". Il 74% del campione ha dichiarato di non aver cambiato compagnia nell'ultimo biennio; la spinta maggiore a cambiare impresa è stata costituita dalla necessità di risparmiare (26%) e solo il 10% lo ha fatto con l'obiettivo di trovare una migliore assistenza professionale.
Tendenzialmente, i giovani appaiono più propensi alla stipula via web (50% dei soggetti intervistati); si presume ciò possa ascriversi alla maggiore confidenza con la tecnologia ed all'abitudine ad essere costantemente "connessi". Gli adulti (oltre il 40% del campione) sono attratti dalle accessibili proposte economiche delle imprese dirette, che acquisiscono costantemente, di anno in anno, quote di mercato.
L'indagine presentata riconferma dunque alcuni tratti propri del cliente italiano, per il momento ancora restio - a differenza di quanto accade nel Nord Europa - a fare a meno della relazione con il "viso di riferimento" rappresentato dall'intermediario assicurativo agenziale. Di fondo, permane la consapevolezza che anche l'acquisto di un prodotto assicurativo rca - per quanto ormai piuttosto standardizzato - richieda una consulenza professionale o quantomeno una qualche forma di assistenza. Si evidenzia altresì la sempre maggiore (e rischiosa) tendenza, indubbiamente accentuata dalla crisi economica in atto, ad effettuare un confronto tra i prodotti assicurativi basato esclusivamente sulla componente prezzo.