Il Governo, negli ultimi mesi, si vede impegnato sul fronte Rca. L'obiettivo sarebbe fare in modo che le tariffe assicurative abbassino per così dire "i toni". E' risaputo infatti che le polizze in Italia siano tra le più elevate in Europa e subiscano sbalzi sostanziali anche da una regione ad un'altra. I punti su cui pare si stia lavorando sono fondamentalmente 3: i sistemi antifrode, la scatola nera e i risarcimenti.
I sistemi antifrode
Il programma prevede maggiori controlli sulle strade affinché si riduca al minimo il margine di truffa.
La scatola nera
Chi installerà la scatola nera all'interno del proprio veicolo avrà diritto a particolari tipi di sconto.
I risarcimenti in forma specifica
La novità consiste nell'alternativa. Anziché ricevere un risarcimento per equivalente del danno subito, si potrà usufruire del risarcimento materiale sulle componenti compromesse della vettura. Riparazioni (più o meno immediate) al posto del denaro che servirebbe ad effettuarle, per farla breve. In tal caso i risarcimenti risulteranno più celeri qualora l'assicurato stabilisca contatti con le officine indicate dall'agenzia di riferimento e si potranno ottenere degli sgravi sulle polizze, che vanno dal 5 all'8% in meno.
Questi cambiamenti, nel complesso, dovrebbero dare alle assicurazioni la possibilità di vedere tutto più chiaramente e, di conseguenza, facilitare nonché velocizzare le operazioni burocratiche in caso di incidenti. La manovra del Governo mirerebbe dunque a semplificare la vita del guidatore a seguito appunto di un incidente stradale, ma la domanda sorge spontanea: sarà realmente così?
Qualcuno storce già il muso di fronte al sospetto che più che cambiamenti a favore di chi contrae un sinistro, siano semplicemente metodi atti a formare tacite e remunerative alleanze tra autofficine e compagnie assicurative, che i tempi in realtà non si accorceranno e che ad avere i vantaggi maggiori saranno ancora e sempre le agenzie d'assicurazione, senza contare che tra le proposte di legge c'è quella di dimezzare i rimborsi che riguardano il danno biologico, per adeguarli agli standard della comunità europea. Sono già alte a tal proposito le proteste dell'Associazione vittime della strada.
Voi che dite, c'è da ben sperare?