Il tagliando digitale funziona grazie a un chip che viene installato sui veicoli e, una volta istallato, è possibile effettuare controlli elettronici sull'auto tramite tutor, autovelox e telecamere di sorveglianza.
L'introduzione di questo nuovo tagliando digitale sarà utile perché renderà più semplici ed efficaci i controlli, infatti basti pensare che sulle strade italiane circolano più di tre milioni di auto sprovviste di assicurazione, nonostante i numerosi controlli a campione effettuati dalle forze dell'ordine su tutto il territorio nazionale .
Il nuovo tagliando digitale dovrebbe arrivare nel 2014 e consiste in un contrassegno assicurativo sotto forma di chip che verrà istallato su ogni veicolo. Grazie a questa tecnologia la compagnia assicurativa sarà in grado di verificare in ogni momento eventuali anomalie o irregolarità, inoltre grazie ad esso sarà anche possibile controllare il veicolo tramite tutor, autovelox, telecamere ztl, sistemi di rilevamento dei caselli delle strade sottoposte a pedaggio e tutti gli altri sistemi di rilevamento delle infrazioni del codice della strada.
Questa misura è stata introdotta dal "Decreto liberalizzazioni" del 2012 e si fonda su un controllo costante della posizione del veicolo. Ovvio che tutto questo potrebbe causare dei rischi per la violazione della privacy, infatti bisognerà studiare un regolamento attuativo che ne indichi l'utilizzo, tenendo conto del parere del Garante della privacy, magari inserendo anche dei limiti alle verifiche elettroniche.
Ma l'aspetto relativo alla privacy non è l'unico problema che questo tagliando digitale potrebbe generare, c'è anche quello relativo all'aggiornamento dei dati. Infatti i controlli automatici verranno effettuati servendosi delle banche dati della motorizzazione. Per cui sorgerà l'esigenza di rendere le informazioni registrate nei database immediatamente accessibili sin dal loro inserimento. Se ciò non dovesse avvenire un veicolo anche se regolarmente assicurato potrebbe non risultare tale, questo perché i dati, pur essendo stati inseriti, non possono essere immediatamente condultabili. Secondo il Ministero delle Infrastrutture, ad oggi, tutti i dati inseriti nel cervellone elettronico della motorizzazione possono essere disponibili 3 o 4 giorni prima, ma l'auspicio è che in futuro si possa arrivare a 24 ore prima.