Il Decreto del Fare esclude la mediazione obbligatoria nel panorama dell'assicurazione auto, in particolare nel caso di controversie negli ambiti della rc auto, dunque in riferimento agli incidenti automobilistici.
Promossa invece a pieni voti, la conciliazione paritetica sostenuta da tempo dall'Unapass, la rete di imprese e Agenzie di assicurazioni e dall'associazione sindacale degli Agenti di assicurazione. In merito ha dichiarato Massimo Congiu: "La conciliazione paritetica può incidere effettivamente sulla prevenzione delle liti giudiziali, sulla riduzione delle tariffe e del costo dei sinistri".
Fortemente voluta dall'Ivass, vediamo in breve che cos'è la conciliazione paritetica: è un metodo di risoluzione extragiudiziale delle controversie, che consente alle parti - consumatore e azienda, tramite i propri rappresentanti - di cercare la migliore soluzione per entrambe, in tempi rapidi ed in maniera economica, evitando il ricorso in giudizio. La procedura di conciliazione paritetica è gratuita, e non comporta oneri per il consumatore, fatta salva l'eventuale iscrizione all'Associazione dei Consumatori cui si conferisce mandato.
Nell'ambito dell' rc auto, si applica innanzi tutto per i sinistri di valore non superiore a 15,000 euro. In che modo? Il danneggiato contatta un'associazione a difesa dei consumatori, questa a sua volta, tramite un rappresentante sosterà in camera di conciliazione, dove sarà presente anche il delegato dell'impresa, la tesi del suo assistito. Il tutto secondo l'Ivass, dovrebbe concludersi nell'arco di un mese con il sollievo dell'intero sistema Rc auto, a partire ovviamente dai soggetti più svantaggiati, ovvero gli automobilisti italiani, i quali sono fiscalmente i più tartassati d'Europa, come ha ricordato recentemente il Codacons: "nel nostro paese il premio medio è più del doppio di quello di Francia e Portogallo, mentre supera quello tedesco dell'80% e quello olandese di quasi il 70%".