Gli aumenti erano previsti e sono arrivati più puntuali che mai. Fra tutti gli automobilisti, però, a pagare di più saranno specialmente le donne. Una persona del gentil sesso che si avvale di una polizza Rc Auto subirà un aumento maggiore rispetto a qualunque altro automobilista. Ad effettuare questa analisi è l'Ivass, l'istituto che vigila sulle assicurazioni. L'Autorità ha individuato tre motivi principali che hanno determinato questo aumento dell'assicurazione per le donne italiane. Vediamoli nel dettaglio.
Il primo è quello più importante e deriva da una sentenza della Corte di Giustizia che ha eliminato la differenza di sesso nella stipula di un contratto assicurativo. A partire dal 21 dicembre scorso le donne non possono più stipulare accordi a tassi più vantaggiosi come avveniva in passato. Il risparmio oscillava tra il 10% e il 20%: dal 2013, quindi, le donne devono pagare di più.
Il secondo motivo risale al 2004 quando venne emanata una direttiva europea che dava una bozza di eliminazione di discriminazione sessuale, ma che concedeva ancora qualche deroga. La disparità di trattamento era giustificata da determinati dati statistici che dimostravano il diverso tasso di rischio esistente tra uomini e donne. L'ultimo motivo è più tecnico e riguarda l'alto costo dei sinistri stradali e l'elevata diffusione delle frodi in ambito assicurativo. Questi due fattori penalizzano le imprese assicurative che non riescono a tenere a bada i prezzi. E' una sorta di "inflazione interna" che, alla fine, va a danneggiare l'assicurato.
Questi elementi hanno portato un aumento dei massimali dell'RC Auto e un aumento netto nelle assicurazioni stipulate dalle donne. Ad esempio una diciottenne neopatentata subirà un aumento del 13,5% sull'assicurazione in caso di guida di veicolo di piccola cilindrata e nel caso di classe bonus/malus pari a 14. Questi prezzi potrebbero avere punte superiori al 24% o al 26% in alcune città del Meridione. Per assurdo, invece, un automobilista maschio con le stesse prerogative avrà una diminuzione del 6,7%.