In Italia aumenta vertiginosamente il numero delle vetture non assicurate. Secondo l'ultimo rapporto dell' Ania e dell'Aci, sulle nostre nostre strade circolano tra i 3,1 e i 4 milioni di veicoli non coperti dall' Rc Auto, una problematica che ha contribuito notevolmente ad innalzare i costi delle polizze negli ultimi vent'anni.
Per cercare di fronteggiare questo fenomeno si stanno valutando varie ipotesi e soluzioni. L'ultima proposta arriva dall'Ania e consiste nel sostituire i contrassegni esposti sulle automobili con un sistema digitale anti-frodi.
Cosa cambierà se venisse accolta quest'idea?
Se il Decreto predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, sulla dematerializzazione dei contrassegni assicurativi entrerà in vigore (dopo il parere favorevole dell'Ivass), la Motorizzazione Civile avrà a disposizione una banca dati elettronica, contenente tutti i nominativi degli effettivi assicurati (segnalati per via telematica dalle rispettive compagnie) consultabile direttamente dalle forze dell'ordine preposte.
In un secondo momento, il Decreto prevede anche l'installazione di una "scatola nera" in ogni automobile che collegata ad un sistema satellitare permetterebbe di verificare con maggiore precisione i dati della vettura e soprattutto facilitare la ricostruzione di eventuali incidenti, con lo scopo di abbattere ulteriormente i costi Rc Auto. Ma "fatta la legge trovato l'inganno", sta già iniziando a pensare qualcuno.