Abbassare i prezzi della polizza Rc auto è il sogno proibito di tutti gli automobilisti italiani. L'Aci ha individuato quattro interventi in materia che sono già stati inoltrati nei mesi scorsi al Governo.
Dall'esecutivo, però, ancora nessuna risposta. Aci e compagnie assicurative sperano ancora in un intervento che vada a integrare il decreto liberalizzazioni, ispirandosi al principio della necessità di "contemperare il diritto dei danneggiati ad avere un equo risarcimento con il diritto degli assicurati ad avere un costo sostenibile per la Rc auto", ha spiegato il presidente dell'Automobile Club Sticchi Damiani.
Il taglio della polizza Rc auto potrebbe raggiungere anche il 40% se:
1. fosse obbligatorio riparare i veicoli coinvolti nei sinistri solo presso le officine convenzionate con le compagnie assicurative;
2. se i tempi per la visita del perito fossero prorogati da due a cinque giorni;
3. se, invece, i tempi per la denuncia del sinistro fossero ridotti dagli attuali 24 mesi a soli 90 giorni;
4. se si imponesse l'obbligo dell'analisi strumentale del colpo di frusta, il danno statisticamente più diffuso tra gli automobilisti che provocano o subiscono incidenti.
Le compagnie sarebbero così indotte, secondo l'Aci, a ridurre i premi dell'Rc auto, se non altro perché avrebbero esse stesse diminuito i costi di esercizio. L'obbligo di rivolgersi solo alle officine convenzionate, inoltre, così come l'analisi strumentale del colpo di frusta, costituisce per le società assicurative una garanzia contro le frodi.