Qualcuno ha già parlato di rivoluzione Rc Auto 2014, e infatti le numerose novità che investono il settore assicurazioni auto promettono di sparigliare non poco le carte.
A rendere necessaria una profonda riforma strutturale del settore assicurazioni auto è l'insostenibile caro RC Auto che contribuisce non poco alle difficoltà finanziarie delle famiglie italiane: la ragione numero uno del vertiginoso aumento dei premi Rc Auto è stata individuata dal Governo Monti prima, e da quello Letta poi, nel dilagare delle frodi a danno delle compagnie assicuratrici e, conseguentemente, di tutti gli automobilisti.
Le novità RC Auto introdotte con il Decreto "Destinazione Italia" prevedono quindi una vasta gamma di provvedimenti il cui obiettivo è proprio quello di disincentivare le frodi assicurative.
Il piano Destinazione Italia(riguardante non solo il settore RC Auto), la cui approvazione risale allo scorso 24 dicembre, dovrà essere convertito in Legge entro la fine di gennaio 2014, pena la nullità dei provvedimenti dal momento della loro introduzione. Nello specifico del settore assicurazioni auto, il piano Destinazione Italia ha introdotto una serie di provvedimenti che possono portare i cittadini a risparmiare subito fino al 20% del premio.
Ecco le novità Rc Auto 2014: scatola nera, risarcimento del danno in forma specifica e carrozzieri convenzionati.
Con la nuova normativa, in primis, le compagnia assicuratrici sono obbligate a praticare uno sconto pari almeno al 7% per tutti quei clienti che scelgono di installare sulla propria auto una black box(scatola nera), mentre prima era la compagnia a decidere lo sconto da applicare.
Altra novità del decreto riguarda il risarcimento del danno in forma specifica: in caso di incidente, l'assicurato può decidere di riparare la propria autovettura presso una carrozzeria convenzionata con la compagnia assicuratrice per un ulteriore sconto del 5%. E proprio quest'ultima novità ha scatenato le proteste delle associazioni carrozzieri che hanno espresso tutta la loro disapprovazione: per le associazioni di categoria le ripercussioni del provvedimento potrebbero essere drammatiche in quanto potrebbero portare alla chiusura di tutte quelle officine che per un motivo o per un altro non stipuleranno nessuna convenzione.
Il 15 gennaio le associazioni dei Carrozzieri - come fanno sapere i loro portavoce- allora si riuniranno sotto Montecitorio per cercare di convincere il Governo a rivedere il provvedimento che li riguarda.
C'è da dire comunque che, almeno prima facie, sembrano esserci una serie di vantaggi per i cittadini: come sottolinea l'avvocato capo del Codacons Carlo Rienzi, infatti, se per i cittadini le clausole da cui dipendono gli sconti restano facoltative, ciò non vale per le compagnie assicuratrici, obbligate ad offrirle e a praticare gli sconti.
A chiudere il quadro degli interventi contro il caro tariffe ci sono poi ulteriori sconti derivanti dalla cessione del credito ex risarcimento del danno e dalla scelta di un medico convenzionato: l'assicurato infatti potrà ricevere un ulteriore sconto del 4% nel caso in cui il risarcimento venga riscosso direttamente dalla carrozzeria, più uno sconto del 7% qualora la scelta dello specialista verta su un medico in convenzione con la compagnia.