Le multe autovelox rappresentano un vero incubo per gli automobilisti, anche per quelli più diligenti che prestano la massima attenzione al rispetto delle norme stradali. Pur riconoscendo l'importanza di uno stile di guida attento e rispettoso verso tutti i divieti e le limitazioni di velocità previste dal Codice Stradale, è doveroso riconoscere che in alcuni casi le multe autovelox possono essere contestate perché rappresentano vere e proprie forme di abuso delle autorità locali. Le uniche armi per difendersi in circostanze del genere sono l'informazione e la maggiore consapevolezza dei propri diritti.
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Come capire se un multa per autovelox è valida?
Per capire se una multa per autovelox è valida o meno, e se è quindi possibile presentare un ricorso, bisogna verificare alcuni aspetti, primi fra tutti la chiara e corretta segnalazione del dispositivo sulla strada. Infatti la presenza dell'autovelox sulla strada deve essere indicata da appositi segnali, collocati almeno 400 metri prima. La presenza del dispositivo dovrà essere segnalata da cartelli e/o segnali luminosi ben evidenti, visibili anche di notte. Inoltre, la presenza di autovelox e di qualunque altro rilevatore della velocità dovrà essere indicato anche sul sito della Polizia di Stato.
Anche la mancanza di alcune informazioni nel verbale possono rappresentare un valido motivo per contestare un multa. Le principali informazioni che dovranno sempre comparire in un verbale sono: l'indicazione del giorno e del luogo dell'infrazione, il numero della targa e il riferimento alla norma violata. Nel caso di multe autovelox bisognerà prestare attenzione anche alla presenza di alcune informazioni di tipo tecnico del dispositivo, ovvero:
· il modello marca dell'autovelox e l'omologazione rilasciata dal Ministero dei Trasporti;
· la tipologia di postazione usata (se fissa o mobile) per la rilevazione;
· l'indicazione del livello di tolleranza per la misurazione della velocità applicata a favore del trasgressore in valore percentuale del 5%, con un minimo di 5km/h;
In casi del genere il verbale deve essere consegnato subito all'automobilista. Se però la violazione del limite di velocità avviene in tratti stradali pericolosi, come autostrade e strade extraurbane, il verbale dovrà fare riferimento al provvedimento del Prefetto che indica la motivazione per cui non è stato possibile fermare il guidatore. Si può quindi trattare di situazioni particolari, che potrebbero mettere a rischio la sicurezza degli automobilisti e degli Organi di Polizia impossibilitati ad organizzare dei posti di blocco. In questo caso la multa deve essere notificata al trasgressore entro 90 giorni dall'accertamento.
Come presentare il ricorso?
Se dunque si riceve una multa per autovelox bisogna come prima cosa accertarsi che sia legittima. Infatti in caso di multe ingiusta o scorretta è possibile fare ricorso. In caso di dubbi è sempre meglio non pagare subito l'importo indicato, perché una volta pagata non sarà più possibile presentare alcun ricorso. Le procedure di ricorso prevedono dei costi che variano a seconda dei casi.
Per i ricorsi presentati al Giudice di Pace i costi variano a seconda dell'importo della multa, quindi si pagheranno di 43 euro per le multe fino a 1.033 euro, in caso di multe dagli importi superiori bisognerà considerare anche il costo del bollo. Nel caso di ricorsi al Prefetto non bisognerà sostenere alcun costo, ma in caso di rifiutato bisognerà pagare l'importo della muta raddoppiato.
Autovelox Tolleranza: limiti di velocità vigenti in Italia
L'art 142 del Codice della Strada mette a fuoco i limiti di velocità vigenti in Italia:
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Strade urbane intese come centro città: 50 km/h
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Strade urbane di periferia a scorrimento veloce, esempio tipico le circonvallazioni: 70 km/h
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Strade extraurbane intese in questo caso le statali e le provinciali: 90 km/h
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Strade extraurbane principali, intese come quelle superstrade con caratteristiche tipiche di un'auostrada: 110 km/h
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Autostrade: 130 km/h
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Autostrade con un numero di corsie pari a 3 (rettilinee, senza gallerie e con scarso traffico): 150 km/h, solo nei tratti dove è specificatamente evidenziato dagli appositi cartelli.
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In caso di pioggia, riduzione dei limiti, si passa da 110 km/h in autostrada a 90 km/h sulle strade extraurbane principali (le così dette superstrade)