Oggi è diventato quasi uno sport nazionale imprecare contro le compagnie di assicurazioni auto, affermando che continuano ad aumentare i prezzi. In alcuni casi ciò è vero, ma se allarghiamo lo sguardo e confrontiamo la situazione attuale con quella degli ultimi anni, probabilmente ci stiamo sbagliando. Sì perché a parte il recente rincaro che ha colpito quasi esclusivamente le fasce di merito più alte, negli ultimi tre anni il prezzo medio è calato.
Il calcolo deriva dall'ultimo studio di Segugio.it che è partito dal dato del 2010 che vedeva il costo medio della RC Auto di circa 1.000 euro, comprendendo le varie differenze di tutta Italia. Utilizzando lo stesso calcolo, il calo di oggi sembra essere del 20% dato che mediamente la RC auto costa 800 euro. I dati provengono dalla comparazione triennale delle assicurazioni prodotte da 18 compagnie differenti.
Ma allora perché ci sembra che i prezzi aumentino sempre? Il motivo reale è da ricercare prima di tutto nel fatto che, nonostante il prezzo si riduca, si tratta sempre di cifre astronomiche, ben al di sopra dello standard europeo. E poi perché il calo non è avvenuto in tutta Italia. In alcune Regioni, in particolare in quelle del Nord come Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, il prezzo è sceso del 22%. In altre, come Campania, Molise e Basilicata è invece aumentato (in Campania è cresciuto del 7,5%).
Considerando invece le singole Province, il distacco diventa ancora maggiore. Il record del taglio va a Medio Campidano che ha tagliato di quasi un terzo (31%) le tariffe, seguito da Olbia Tempio e Trieste, rispettivamente a -29 e -27%. Al contrario altre Province come Crotone, Bari e Avellino hanno visto le tariffe crescere dal 13 al 20%.
I fattori che hanno portato alla riduzione del premio RC auto sono l'aumentata concorrenza nel settore, il minore uso dell'auto che ha fatto ridurre anche il numero di incidenti e la maggiore propensione dei clienti a comparare i prezzi e scegliere quelli più convenienti.