Le liberalizzazioni sono diventate legge, ma il dibattito intorno alle sue nuove disposizioni non sembra essere ancora spento. A far discutere sono soprattutto le norme relative all'assicurazione auto. Una di queste, contenuta nell'articolo 32 del provvedimento, impone alle compagnie "identiche offerte" assicurative "a parità di condizioni soggettive e oggettive" in tutta Italia ed è stata accolta come la proposta di una "tariffa unica" sul territorio nazionale.
Secondo le società assicurative, però, l'applicazione alla lettera dell'articolo 32 non porterebbe a una vera e propria tariffa unica, in considerazione in particolare delle differenze di rischio che le compagnie devono sopportare nelle diverse regioni del Paese. Vittorio Verdone, direttore del settore auto dell'Ania (associazione delle compagnie assicurative), in relazione alla classe di massimo sconto (quella degli automobilisti più virtuosi) ha affermato: "I parametri sulla frequenza dei sinistri sono molto diversi da provincia a provincia", per cui vedere la disposizione di legge come l'introduzione di un obbligo di tariffa unica è fuorviante, nonché, precisa, "sarebbe contrario anche alla normativa comunitaria che vieta interventi degli Stati sulla libertà tariffaria".
Verdone fa notare che questo provvedimento, inteso come una tariffa unica per automobilisti virtuosi è inapplicabile, perché se si verificasse un'impennata dei sinistri, le compagnie sarebbero costrette a far ricadere i conseguenti rialzi delle tariffe solo sugli automobilisti che commettono incidenti, che si troverebbero però a pagare dei premi troppo onerosi. Gli automobilisti virtuosi, secondo Verdone, anche se non commettono incidenti, al momento del rinnovo, non devono far conto solo sulla propria condotta alla guida, ma anche su quella degli altri, per cui se c'è un aumento di incidenti nella propria zona, potrebbero trovarsi a pagare comunque un premio maggiorato.
Intanto, liberalizzazioni a parte, è da sottolineare che la crisi sta portando anche a un abbassamento delle tariffe di assicurazione auto sul mercato. L'aumento del prezzo dei carburanti sta spingendo molti a lasciare l'auto a casa, con una diminuzione degli incidenti sulle strade, che sta portando a una flessione dei premi che fino a qualche mese fa sarebbe stata impensabile.